Il dolore della Chiesa in Francia per i casi di abusi imputati all’Abbé Pierre

Vatican News

Emmaüs International, Emmaüs France e la Fondazione Abbé Pierre rendono pubblici in un rapporto fatti “legati alla violenza o alle molestie sessuali” che il fondatore, morto a 94 anni nel 2007, avrebbe commesso tra la fine degli anni ’70 e il 2005. La Conferenza Episcopale francese: profonda compassione per le vittime, vergogna per il fatto che tali atti possano essere commessi da un sacerdote, determinazione a rendere la Chiesa più sicura

L’Osservatore Romano

«Il Movimento Emmaüs combatte ogni forma di violenza e intende denunciare atti inaccettabili commessi da una persona che ha avuto un ruolo importante nella sua storia. Lo dobbiamo alle vittime. Lo dobbiamo anche a tutti coloro che, da più di 70 anni, quotidianamente portano avanti l’azione del Movimento. Condividiamo il loro dolore e la loro rabbia, ma anche la loro determinazione a continuare a lavorare, ogni giorno, per costruire un mondo più giusto e unito». Con queste parole Emmaüs International, Emmaüs France e la Fondazione Abbé Pierre hanno deciso di rendere pubblici fatti «legati alla violenza o alle molestie sessuali» che l’abbé Pierre – morto a 94 anni nel 2007 – avrebbe commesso tra la fine degli anni ’70 e il 2005. Lo rivela un rapporto, avviato a seguito di un’indagine interna, partita un anno fa dalla denuncia di una donna.

Ascolto e testimonianze

Emmaüs International, Emmaüs France e la Fondazione Abbé Pierre hanno avviato un lavoro di ascolto, per stabilire se altri eventi simili avrebbero potuto verificarsi e così, grazie alla collaborazione con il gruppo Egaé, guidato da Caroline De Haas, sono emerse le testimonianze di sette donne che hanno denunciato aggressioni sessuali o atti di molestie sessuali, commessi dall’abbé Pierre. Una di loro, informa la nota, era minorenne all’epoca dei fatti. Di lì in poi, prosegue il comunicato, «è stato messo a punto un sistema di raccolta di testimonianze e di sostegno, strettamente confidenziale, rivolto alle persone che sono state vittime o testimoni di comportamenti inaccettabili da parte dell’abbé Pierre». Secondo il gruppo Egaé, «è ragionevole pensare che ci siano altre persone colpite, in proporzioni difficili da stimare», che potranno essere ascoltate anche in modo anonimo, se lo desiderano.

Il comunicato dei vescovi francesi

In un comunicato stampa, la Conferenza Episcopale francese (Cef) ha preso atto «con dolore» delle testimonianze che denunciano atti di violenza sessuale commessi dall’abate Pierre. La Cef ha assicurato «alle vittime la sua profonda compassione e la sua vergogna per il fatto che tali atti possano essere commessi da un sacerdote, e ribadisce la sua determinazione a mobilitarsi per rendere la Chiesa una casa sicura». «L’abbé Pierre – scrivono i vescovi – ha avuto un impatto notevole nel nostro Paese e nel mondo; ha accresciuto la consapevolezza della responsabilità di tutti nei confronti delle persone in circostanze precarie e ha rinnovato il modo in cui la nostra società vede i più poveri. Ma la sua posizione non può esentarci dalla necessaria opera di verità, che Emmaüs ha appena compiuto con lucidità e coraggio».