Il Papa ha stabilito la modifica del COPAJU con un chirografo datato 15 agosto 2023 e ha istituito alle dipendenze del Comitato l’”Istituto di ricerca giuridico Fray Bartolomé de las Casas”, con finalità accademiche, didattiche e formative in tema di diritti sociali, migrazioni e colonialismo
Paolo Ondarza – Città del Vaticano
Una prolifica attività finalizzata alla protezione e alla promozione dei diritti sociali da parte del potere giudiziario con particolare attenzione ai settori più scartati della società e colpiti da diversi processi di neocolonialismo. È quella svolta dal COPAJU il Comitato Panamericano dei Giudici per i Diritti Sociali e la Dottrina Francescana che Papa Francesco, rispondendo alla richiesta dei suoi fondatori, dispone con un chirografo che diventi un’Associazione Privata di Fedeli di carattere internazionale.
In continua espansione
Creato formalmente in Vaticano nel giugno 2019, nell’ambito dell’incontro tenutosi presso la Casina Pio IV, sede della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali, a cui hanno preso parte 120 magistrati dalle tre Americhe, il COPAJU – osserva il Pontefice – “è in continua espansione nel continente americano e “ha creato capitoli nazionali in Argentina, Cile Colombia, Perù, Brasile, Messico, Stati Uniti e Paraguay”.
Origini e sviluppo
Quella che il Santo Padre istituisce come Associazione Privata di fedeli affonda le sue origini nel “Comitato panamericano di giudici e magistrati per i diritti sociali e la dottrina francescana” nato a Buenos Aires, diffusosi in Argentina nel 2017 e promotore nel 2018 del suo primo incontro regionale presso la Facoltà di Giurisprudenza.
Numerosi gli eventi interazionali organizzati dalla sua creazione dal COPAJU. Il Papa ricorda le riunioni di Roma nel 2019 e 2023, di Iguazù in Argentina nel 2021, del Messcio nel 2022 e di Asunción in Paraguay nel 2023. Quindi il Vescovo di Roma menziona i “numerosi documenti che forniscono orientamenti e definiscono le posizioni pubbliche su varie situazioni di competenza del Comitato Panamenricano e i testi specializzati da questo pubblicati.
L’Istituto Fray Bartolomé de las Casas
Con il chirografo inoltre si stabilisce la creazione dell’Istituto per la Ricerca e la Promozione dei Diritti Sociali “Fray Bartolomé de las Casas”, con finalità accademiche, didattiche e formative sul tema dei diritti sociali, delle migrazioni e del colonialismo. “Sarà sostenuto finanziariamente, diretto e amministrato dalla COPAJU”, scrive il Papa, “e opererà all’interno della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali”. I membri del consiglio accademico dell’istituto nominati dal Papa per il quinquennio 2023-28 sono i professori Raúl Eugenio Zaffaroni, Alberto Filippi e Marcelo Suárez Orozco. “D’ora in poi”, conclude Francesco, “le autorità della COPAJU dovranno avere l’approvazione pontificia, in base alle proposte che l’istituzione farà per ogni quinquennio”.