Chiesa Cattolica – Italiana

Il cardinale You Heung-sik: come Bartolo Longo, nelle difficoltà preghiamo Dio fiduciosi

Tiziana Campisi – Città del Vaticano

“Non stanchiamoci di pregare per la pace, come ci esorta spesso Papa Francesco, per un’economia che non uccide, per un dialogo senza riserve e perché la fraternità non abbia confini”: è l’invito che il cardinale Lazzaro You Heung-sik, prefetto del Dicastero per il Clero, ha rivolto ieri ai fedeli riuniti a Pompei per la tradizionale supplica alla Vergine del Rosario, nella prima domenica di ottobre. Alla preghiera mariana si è associato il Papa all’Angelus esortando a confidare “nella misericordia di Dio, che può cambiare i cuori, e nell’intercessione materna della Regina della pace”.

Il cardinale Lazzaro You Heung-sik mentre tiene l’omelia

Avere fiducia in Dio

Nell’omelia della Messa che ha preceduto la supplica a Maria e che è stata concelebrata da diversi presuli e dall’arcivescovo prelato di Pompei, monsignor Tommaso Caputo, il cardinale You Heung-sik, ha sottolineato che sebbene siano “molte, in apparenza le ragioni per arrendersi”, come “la pandemia, le guerre, le ricchezze nelle mani di pochi e la miseria di tanti”, “il Signore ci dice di continuare ad avere fiducia in Lui”, presente e accanto a noi nell’Eucarestia, “ma anche nella carità, nella speranza in un mondo nuovo, nell’amore familiare, nell’amicizia autentica” e “nello sguardo dei poveri”, che sono “gli occhi di quel Dio, che ci ama e ci dà segno della sua presenza nel mondo”.

Il cardinale Lazzaro You Heung-sik incensa il quadro della Madonna del Rosario di Pompei

Dio ci ascolta sempre e ci ama

Il porporato ha rimarcato che, 150 anni fa, “in un tempo altrettanto segnato da conflitti, ingiustizie e miseria”, Bartolo Longo, diffondendo il Rosario accompagnò alla fede un serie di opere, ebbe modo di edificare un santuario dedicato alla Vergine e si prodigò nella carità. “Dinanzi alle tante ed inevitabili difficoltà, che lungo il percorso di noi tutti non mancano mai, Bartolo Longo pregò con il Rosario tra le mani” ha proseguito il prefetto del Dicastero per il Clero, aggiungendo che se credere “non ci impedisce di vedere la realtà della vita, talvolta difficile e molto dura da accettare”, e di porci domande sul perché delle tragedie umane, è la speranza che accompagna la fede la chiave di tutto. Speranza fondata sulla “certezza che il Signore ci ascolta sempre e ci ama” e amandoci “ci ha destinati alla vita in pienezza e alla gioia che non ha mai fine. Sta a noi ascoltare la sua voce e seguirlo per la strada che ha pensato per noi”.

Impegnarsi per il bene degli altri

Infine il porporato ha ricordato che ottobre è il mese missionario, che “ci ricorda che la fede è un talento prezioso da trafficare con coraggio per il bene degli altri”, ha invitato a comunicare il dono dell’Amore di Dio “con fantasia e con creatività” evidenziando che “il mondo ha bisogno della nostra fede operosa”. “A cominciare dalla nostra interiorità e dalle nostre famiglie, c’è pace da donare e ci sono lacrime da asciugare, ferite da curare, porte da aprire a Cristo e ai fratelli” ha detto il cardinale You Heung-sik, suggerendo di avvicinarsi a Maria come Bartolo Longo, con fiducia e apertura del cuore, e a mettersi in cammino nel bene.

Il santuario della Madonna di Pompei con l’immagine di Bartolo Longo esposta sulla facciata

I 150 anni dell’arrivo di Bartolo Longo a Pompei e l’indulgenza del Papa

Nel suo saluto al prefetto del Dicastero per il Clero, monsignor Caputo, accennando alla ricorrenza, quest’anno, del 150.mo anniversario dell’arrivo di Bartolo Longo a Pompei, ha osservato quanto il beato continui a parlare a noi oggi. Per questo un intero anno sarà dedicato alla sua figura e alle sue opere, “coinvolgendo i devoti della Madonna di Pompei nel mondo”. “Questa città mariana guarda al mondo per veicolare, in un tempo difficile, un messaggio di pace e di concordia tra i popoli” ha affermato il presule che ha annunciato il dono, da parte di Papa Francesco, dell’indulgenza plenaria, dall’1 ottobre di quest’anno fino alla fine di ottobre 2023, ai fedeli che si recheranno nel Santuario della Vergine del Rosario. “Le celebrazioni sono anche tempo propizio per comprendere che ciascuno è chiamato a seguire il beato, a cercarne l’imitazione” ha concluso monsignor Caputo sollecitando a fare propria la missione di Bartolo Longo, diffondendo il Rosario e tenendo vivo l’impegno di carità, come nelle diverse opere del Santuario, fra le quali i Centri Diurni, la Mensa “Papa Francesco” e le Case Famiglia.

Monsignor Tommaso Caputo, arcivescovo prelato di Pompei
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