Il cardinale Sandri invita a pregare per il Libano, a un anno dall’esplosione di Beirut

Vatican News

Tiziana Campisi – Città del Vaticano

Con la celebrazione, nella cattedrale di Concordia, del Pontificale per la solennità del ritrovamento delle reliquie di Santo Stefano Protomartire, ieri mattina il cardinale Leonardo Sandri, prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali, ha concluso la sua visita nella diocesi di Concordia-Pordenone. Rievocando l’esempio e il martirio di Stefano, il porporato ha ricordato anche “i testimoni del nostro tempo”, “i beati Martiri di Tibhrine”, dei quali ricorrono quest’anno “i venticinque anni dal rapimento e dal ritrovamento dei loro resti”. Quindi, rivolto ai presenti, il cardinale Sandri ha esortato ad un’autentica testimonianza di fraternità fondata in Cristo, a “camminare insieme prendendoci cura del destino di ogni uomo e di ogni donna che il Signore pone sulle nostre strade”, a tenere lo sguardo, come quello di Santo Stefano, fisso in Dio, e ad avere “mani come le sue siano impastate del perdono e della carità verso i fratelli”. Al termine della liturgia eucaristica il porporato ha donato al vescovo di Concordia-Pordenone, monsignor Giuseppe Pellegrini, la medaglia commemorativa del Viaggio Apostolico in Iraq di Papa Francesco, e ha invitato tutti a pregare per il Libano, nel primo anniversario della terribile esplosione nel porto di Beirut, avvenuta il 4 agosto del 2020.

La Porta Santa della Perdonanza

Il 2 agosto il cardinale Sandri, ha presieduto nella parrocchia Santa Maria Assunta, a Bibione, il rito dell’apertura della Porta Santa della Perdonanza. L’iniziativa pastorale è nata al termine del Giubileo della Misericordia, cinque anni fa, quando Papa Francesco ha concesso alla parrocchia di prolungare il dono della “perdonanza”, con l’apertura della Porta Santa e la possibilità di ottenere l’indulgenza plenaria del “Perdono di Bibione”. L’obiettivo è quello di accompagnare la rinascita spirituale di quanti vivono un periodo di riposo e di vacanza, e di offrire, ha spiegato il cardinale Sandri “come un’oasi di pace, perché al recupero delle forze fisiche (…) si unisca un cammino di riscoperta delle nostre sorgenti interiori, bagnandoci alla cascata della grazia di Dio per uscire rigenerati e affrontare le sfide del quotidiano a livello personale, familiare, sociale e comunitario”. Il porporato ha inoltre aggiunto che quest’anno, nell’ambito della rassegna di eventi spirituali e culturali organizzati dalla parrocchia sul tema “Sognare per abbracciare l’orizzonte”, una particolare attenzione è stata riservata alle diverse situazioni della Chiesa nel mondo, soprattutto a “quelle dell’Oriente seguite dalla Congregazione per le Chiese Orientali”.

Uno slancio interiore per superare la crisi

Nella sua omelia, con uno sguardo all’oggi, il cardinale Sandri ha poi esortato i fedeli a chiedere il dono dello Spirito Santo, soprattutto in questo tempo in cui “la crisi determinata dalla pandemia, ben lungi dall’essere terminata non solo a livello medico-sanitario ma anche per le conseguenze sociali, lavorative ed economiche”, per essere superata necessita “non solo di tutti gli elementi che competono alle Autorità civili nazionali ed internazionali, ma di uno slancio interiore di ciascuno che ci chiede di ‘rinascere dall’alto’”. “Come famiglie e comunità cristiane lasciamoci interpellare da questa sfida: il dibattito deve essere coraggioso ed essere innalzato come su ali d’aquila ben oltre le pur necessarie preoccupazioni sulle regole imposte a celebrazioni e momenti formativi nelle nostre parrocchie – ha proseguito il prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali -. Impariamo da Gesù, che vedendo le folle sfinite è capace di leggere il loro bisogno di cibo, di guarigione e di una parola che dilati il cuore agli spazi della vita eterna”. Diverse le iniziative di preghiera, di solidarietà missionaria e di incontro proposte in questi giorni dalla parrocchia Santa Maria Assunta, dove confessione sacramentale e messe vengono proposte anche in diverse lingue, tra le quali tedesco, slovacco, e polacco. Il “Perdono di Bibione” si conclude il 16 agosto, oltre alla possibilità di varcare la Porta Santa si potrà accedere alla cappella che custodisce una copia della Sindone tutti i giorni dalle 8 alle 18.30.