Chiesa Cattolica – Italiana

Il Brasile in preghiera, il primo febbraio, per la pace sociale in Kazakhstan

Roberta Barbi – Città del Vaticano

Sarà dedicata al Kazakhstan, la ex Repubblica sovietica dell’Asia recentemente al centro delle cronache per la repressione delle manifestazioni popolari innescate dagli aumenti dei prezzi del carburante, la seconda edizione della Giornata di preghiera e missione per la pace del prossimo 1 febbraio. Di fronte a questa situazione, infatti, la Commissione episcopale pastorale per l’Azione Missionaria e la Cooperazione Interecclesiale della Conferenza dei vescovi del Brasile, in collaborazione con la Fondazione di diritto pontificio Aiuto alla Chiesa che Soffre (Acs), chiedono le preghiere di tutto il popolo di Dio in solidarietà con il Kazakhstan, affinché nel Paese terminino le proteste e i conflitti sociali e si avvii un dialogo sincero tra le parti.

La Chiesa locale in preghiera per la pace

In un messaggio inviato ad Acs il 17 gennaio scorso, monsignor Tomasz Peta, arcivescovo dell’arcidiocesi di Maria Santissima in Astana, sede episcopale della Chiesa cattolica nel nord del Kazakhstan, ha riferito dei tragici incidenti avvenuti nelle ultime settimane in cui circa 200 persone avrebbero perso la vita negli scontri. Una delle principali città del Paese, Almaty, situata a sud, è stata particolarmente presa di mira da manifestazioni che hanno portato a gravi disordini con il governo che ha arrestato quasi tremila persone. Gli ultimi fermi di 450 persone, risalgono a sabato scorso, 22 gennaio. Anche Papa Francesco, al termine dell’Angelus in piazza San Pietro domenica 9 gennaio, ricordando le vittime causate dalle proteste, aveva chiesto di far prevalere il dialogo in nome del bene comune, lanciando un appello per il ripristino della giustizia, dell’armonia sociale e della pace.

La Chiesa nell’ex Repubblica sovietica

Il Kazakhstan è attualmente composto da una popolazione di venti milioni di abitanti di diverse etnie e religioni, per la maggioranza kazaki, uzbeki, tatari e uiguri di origine mongola e che professano la religione musulmana sunnita. C’è, inoltre, una percentuale considerevole di russi, ucraini, balti e tedesco-russi, principalmente cristiani ortodossi o protestanti, e una piccola presenza cattolica, di circa 150mila fedeli, quasi tutti appartenenti a famiglie di origine europea.

La Giornata di preghiera e missione per la pace

La Giornata di preghiera e missione fa parte di una serie di iniziative che si concentrano sul valore della preghiera come “azione missionaria” e invitano ogni cristiano cattolico a dedicare un momento della giornata a pregare per un Paese in particolare. Secondo la Commissione per l’Azione Missionaria della Conferenza episcopale del Brasile, le Giornate sono un invito a contribuire al lavoro missionario con la preghiera, che è uno degli strumenti più potenti e significativi.

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