Il 4 marzo Concistoro per la canonizzazione di tre beati

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Alessandro De Carolis – Città del Vaticano

Saranno i cardinali con Francesco a decidere la data di canonizzazione di tre beati, i cui decreti erano stati autorizzati dal Papa tra il novembre e il dicembre scorsi. Il 4 marzo alle 10.30, nel Palazzo apostolico, si procederà all’atto conclusivo durante il Concistoro ordinario pubblico, preceduto dalla celebrazione dell’Ora Terza, che riguarderà il carmelitano Titus Brandsma, e le beate Maria Rivier, fondatrice della Congregazione delle Suore della Presentazione di Maria, e Maria di Gesù, fondatrice della Congregazione delle Suore Cappuccine dell’Immacolata di Lourdes.

Un angelo a Dachau

Titus Bradsma, olandese, sacerdote professo dell’ordine carmelitano, docente per molti anni, vive il culmine del suo ministero durante il nazismo che imperversa anche nei Paesi Bassi. Nella sua veste di assistente ecclesiastico dell’associazione dei giornalisti cattolici, visita le redazioni del Paese e le incoraggia a resistere al regime. Viene arrestato nel gennaio del ’42 e ucciso il 26 luglio successivo, a 61 anni, con un’iniezione di acido fenico nel campo di concentramento di Dachau, in Germania. Il miracolo riconosciuto per la sua canonizzazione riguarda la guarigione di un padre Carmelitano da “melanoma metastatico ai linfonodi”, avvenuta nel 2004 a Palm Beach, negli Stati Uniti d’America.

Più forte del dolore

Maria Rivier, francese di un paesino dell’est del Paese, a un anno e mezzo d’età per una caduta dal letto riporta danni che le pregiudicano la crescita. È il 1770 e 8 anni dopo, ancora bambina, avverte il desiderio di consacrarsi. La sua salute la fa respingere da un Istituto e Marie decide più tardi di aprire una scuola per dedicarsi alla cura dei malati e dei poveri. Quando scoppia la Rivoluzione francese, nonostante l’ostilità degli insorti verso le comunità religiose, ne fonda una nel 1796 che cinque anni dopo assume il nome di Congregazione delle Suore della presentazione di Maria. La Rivier muore il 3 febbraio 1838, Giovanni Paolo II la beatifica nel maggio dell’82. Il miracolo riconosciuto per la sua prossima beatificazione e attribuito alla sua intercessione riguarda la ripresa vitale di un bambino nato in “assenza prolungata di attività cardiaca, respiratoria, neurologica”. L’evento è accaduto a Meru, in Kenya, nel 2013.

Intraprendenza francescana

I poveri e gli infermi sono nel cuore anche di Carolina Santocanale, siciliana, che nasce in una famiglia patrizia di Palermo nel 1852. Riceve una istruzione raffinata e quando sente l’attrattiva per la vita consacrata, un matrimonio già combinato, che comunque non avrà luogo, cambia i piani della ragazza che nel 1873 entra nella Pia Unione delle Figlie di Maria della parrocchia di Sant’Antonio Abate. È il primo passo verso la vita che Carolina sente per sé. Alcune esperienze maturano in lei la convinzione che sia la vita attiva e non contemplativa quella a cui Dio la chiama e nel 1887 diventa terziaria francescana regolare, col nome di Maria di Gesù. Con alcune compagne istituisce un orfanotrofio, un asilo nido, una scuola di ricamo per ragazze fino a che nel 1909 tutta l’opera viene riconosciuta come Congregazione delle Suore Cappuccine dell’Immacolata di Lourdes. Il miracolo attribuito alla sua intercessione riguarda due gravidanze portate a termine, tra il 2016 e il 2017, da una donna siciliana affetta da una grave patologia che le aveva causato infertilità.