Chiesa Cattolica – Italiana

I reliquiari e la custodia del sacro. Storia, arte e fede

Paolo Ondarza – Città del Vaticano

Il valore storico, artistico, simbolico e devozionale degli antichi reliquiari realizzati tra il IV e il X secolo tra Mediterraneo ed Europa settentrionale. E’ questo il focus del convegno internazionale  “Custodire il Sacro”, organizzato sul web dall’Università del Piemonte Orientale UPO, dalla Fondazione Museo del Tesoro del Duomo di Vercelli, dall’Archivio Capitolare e dall’Arcidiocesi, con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli. 

Devozione, rito e simbolo

Le reliquie  rappresentano un tema centrale nella storia della mentalità e della società medievali, per le loro molteplici implicazioni in ambito devozionale, rituale, simbolico, materiale. Ma non solo. Erano anche oggetti politici e giudiziari, scambiati per suggellare i rapporti, usate per giuramenti, portate in giudizio davanti a re e nei tribunali per rivendicare diritti o risolvere conflitti. Intorno a queste memorie o frammenti del sacro sono nate leggende, sono state edificate chiese, si sono intessuti rapporti. Particelle corporee, sezioni di vesti, oggetti venuti a contatto con il corpo di un santo, le reliquie sono state collocate in contenitori dalle forme e funzioni più disparate.

Reliquiario della Beata Vergine (prima metà dell’VIII secolo)

Confronto internazionale

“Il mondo delle reliquie – spiega a Vatican News Eleonora Destefanis, professore associato di Archeologia Cristiana e Medievale del Dipartimento di Studi Umanistici dell’UPO e coordinatrice del webinar  – è molto conosciuto e indagato da molti secoli. Ai reliquiari è stata dedicata invece un’attenzione inferiore, se non negli ultimi anni. Ecco perché abbiamo pensato di riunire attorno a questi oggetti che ebbero nel Medioevo un valore sacrale importante, alcuni tra i massimi esperti provenienti da Italia, Francia, Usa, Germania, Gran Bretagna, Irlanda, Italia, Svizzera”.

Ascolta l’intervista ad Eleonora Destefanis

Testimonianze storiche

“In alcuni casi – aggiunge Destefanis – parliamo di manufatti di alta caratura sul piano artistico”. Si pensi ai due esemplari particolarmente pregiati, di epoca altomedievale, conservati presso il Museo del Tesoro del Duomo di Vercelli. “In altri casi sono oggetti molto più ordinari che non sempre hanno avuto uno studio adeguato, ma che comunque costituiscono testimonianze importanti anche per la ricostruzione storica. Vengono analizzati  nella loro materialità attraverso studi chimici o botanici, nel caso di reliquiari lignei. Inoltre sono spesso piccoli oggetti mobili che hanno viaggiato tra il Mediterraneo e l’Europa del nord“.

Le Sale espositive del Museo del Tesoro del Duomo di Vercelli

Oggetti di fede vissuta

La modalità webinar consente il coinvolgimento di un alto numero di partecipanti. L’auspicio espresso da Eleonora De Stefanis è quello di “avvicinare il pubblico a tematiche finora considerate di nicchia, ma che fanno parte dell’esperienza quotidiana e di fede vissuta.  Quando entriamo in una chiesa o visitiamo il tesoro di una cattedrale, piuttosto che di una grande abbazia, incontriamo questi oggetti provenienti da un passato lontano. Il nostro convegno internazionale è l’occasione per approfondirne la conoscenza”. Per partecipare al convegno, attraverso la piattaforma Google Meet è necessaria l’iscrizione tramite email all’indirizzo info@tesorodelduomovc.it.

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