I nove secoli della ‘Martorana’, chiesa di rito bizantino a Piana degli Albanesi

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Tanti gli eventi in calendario per l’anniversario della fondazione di Santa Maria dell’Ammiraglio, affidata all’Eparchia di Piana degli Albanesi. L’Archimandrita papas Antonino Paratore: “Un momento importante per vivere la liturgia della comunità arbëreshe”

Alessandra Zaffiro – Palermo

La chiesa di Santa Maria dell’Ammiraglio a Palermo, meglio nota come la “Martorana”, compie 880 anni. È infatti datata maggio 1143 la pergamena in lingua greca e araba, custodita presso il Tabulario della Cappella Palatina nel capoluogo siciliano, con cui l’ammiraglio Giorgio d’Antiochia, con il consenso di re Ruggero, assegna la chiesa da lui fondata al clero greco, insieme a terreni e altri beni per il funzionamento della chiesa stessa e il sostentamento del clero. La Chiesa della “Martorana”, dove dal 30 aprile è esposta la copia della pergamena, è affidata dal 1937 all’Eparchia di Piana degli Albanesi, di cui è concattedrale e che in essa celebra secondo il rito cattolico-bizantino.

L’Archimandrita Paratore: “Una festa per la comunità”

È un anniversario storico ma anche una festa per i fedeli sparsi per tutta la città di Palermo, spiega l’Archimandrita papas Antonino Paratore, parroco della chiesa che si trova in piazza Bellini, nel centro storico del capoluogo siciliano e Delegato ad omnia dell’Eparchia di Piana degli Albanesi, “i quali venendo nella chiesa della Martorana, ritrovano ciò che è nelle loro comunità il luogo di culto, il luogo di preghiera, il luogo di spiritualità.” Animata dai canti del coro dei fedeli della Martorana, la divina liturgia di San Giovanni Crisostomo, la stessa che veniva celebrata dal clero greco ad essa assegnato, domenica 30 aprile nella Cappella Palatina di Palermo, ha dato il via al calendario dei festeggiamenti: la celebrazione è stata presieduta dall’Arcivescovo Giorgio Demetrio Gallaro, nominato da Papa Francesco il 31 marzo 2015 Amministratore Apostolico dell’Eparchia di Piana degli Albanesi, e concelebrata da Monsignor Michele Polizzi, parroco della Cappella Palatina e dall’Archimandrita Paratore. Presenti il Ciantro della Cappella Palatina, monsignor Giuseppe Randazzo e il capitolo palatino. Domenica 21 maggio, giorno scelto come data simbolo dell’anniversario, nella chiesa della “Martorana” monsignor Gallaro, celebrerà un solenne pontificale. “Era opportuno che il solenne Pontificale avesse luogo in una domenica di maggio – spiega ancora l’Archimandrita Paratore – poiché era usanza dell’antico rito bizantino celebrare la Dedicazione delle Chiese le domeniche dopo Pasqua. Delle quattro domeniche del mese di maggio, è stata scelta la VII Domenica dopo Pasqua, quella che segue l’Ascensione e precede la Domenica di Pentecoste e in cui la liturgia bizantina fa memoria dei Santi Padri del Concilio di Nicea, il primo Concilio Ecumenico della Chiesa, in cui venne formulato il ‘Simbolo’ niceno che, ribadendo l’unicità di Dio, afferma la consustanzialità del Figlio al Padre”.

Ascolta l’intervista con l’Archimandrita papas Antonino Paratore

La ‘Martorana’, patrimonio Unesco

Dal 3 luglio 2015 la chiesa di Santa Maria dell’Ammiraglio fa parte del patrocinio dell’umanità Unesco nell’ambito dell’itinerario arabo-normanno di Palermo, Cefalù e Monreale. Tanti i visitatori che giungono per ammirare i preziosi mosaici, tra i quali il Cristo Pantocratore nella cupola e le figure dei profeti nel tamburo, le scene dell’Annunciazione e della Presentazione al Tempio negli archi del quadrato centrale, la scena della Natività e i busti di santi nei sottarchi. Un orgoglio soprattutto per i fedeli della chiesa, così descritti da papas Paratore: “Una comunità che cerca di mantenere vive le tradizioni spirituali, liturgiche dei Paesi di origine, perché la Diocesi di Piana degli Albanesi, poi Eparchia, è sparsa nella provincia di Palermo. È una comunità unica nel suo modo di essere, di rito bizantino, ma anche di rito romano, che convivono insieme e quindi entusiasti anche in questo momento di questa data storica”. “Questo anniversario è un momento di grazia per tutti noi – aggiunge l’Archimandrita Paratore – in questo anno giubilare vogliamo offrire alla nostra comunità, a tutti i palermitani e ai turisti che visitano la nostra terra, la possibilità di conoscere la storia e la bellezza della Martorana, per comprendere il significato teologico e artistico dei mosaici e degli affreschi che la ornano e per vivere la liturgia del rito bizantino che celebra la comunità arbëreshe. Venerdì 9 giugno, la chiesa rimarrà gratuitamente aperta fino a mezzanotte per la notte bianca patrocinata dal Pontificio Consiglio per la Cultura, la ‘Lunga Notte delle Chiese’”.