Giancarlo La Vella – Città del Vaticano
Tutta la Chiesa partecipa all’atto di consacrazione al Cuore Immacolato di Maria, presieduto dal Papa in San Pietro, della Russia, dell’Ucraina e di tutta l’umanità. Monsignor Paolo Pezzi, arcivescovo della Madre di Dio a Mosca, sottolinea l’importanza di questo momento di fronte a una guerra che continua a causare vittime, dolore e profughi.“Viviamo con particolare solerzia questo grande momento della consacrazione al Cuore Immacolato di Maria – scrive il presule a Radio Vaticana – Vatican News – abbiamo diversi ospiti che hanno chiesto di poter presenziare fisicamente in cattedrale, tra i quali anche il nunzio che porta la presenza, oserei dire quasi fisica, del Papa in comunione di preghiera”.
Un atto che cambia il cuore
Dall’arcidiocesi della Madre di Dio a Mosca il vicario generale, padre Kirill Gorbunov, sottolinea l’importanza della consacrazione attesa e richiesta già da tempo dai fedeli:
Qual è l’importanza dell’atto del Papa che consacra al Cuore Immacolato di Maria l’Umanità e in particolare Russia e Ucraina?
Già prima che il Santo Padre annunciasse la consacrazione di Russia e l’Ucraina al Cuore Immacolato, un certo numero di nostri credenti aveva già chiesto ai vescovi di fare questo atto di consacrazione che è l’atto di più profonda fiducia e devozione dei fedeli a Maria, in quanto Madre nella fede, Madre della Chiesa. Credo che questo atto mostri la speranza più profonda che la gente ha, e non si tratta di un atto magico che trasformerà come un miracolo la situazione, ma crediamo che possa cambiare il cuore delle persone per cercare una soluzione pacifica per questa tragedia.
Come i cattolici russi vivono questo momento?
Tutti in Russia, siamo profondamente sconvolti, scioccati da, ciò che sta accadendo. Nessuno poteva aspettarsi una cosa del genere. Come cattolici, naturalmente, siamo profondamente fiduciosi che il Signore, attraverso questo sacrificio, ci condurrà a comprendere la necessità della pace, la necessità del dialogo e la necessità di capire, come dice il Santo Padre, che noi siamo credenti in un unico piccolo mondo e che non possiamo dividerci in tante parti diverse ed essere gli uni contro gli altri.
E’ un atto, la consacrazione a Maria, che coinvolge anche i non cattolici?
Naturalmente questo atto di consacrazione è legato ad una rivelazione di Nostra Signora di Fatima, e crediamo, speriamo, che molti credenti capiranno che questo atto da parte della chiesa cattolica è un invito anche altre persone, ad essere con noi in questo momento.