Chiesa Cattolica – Italiana

I bambini di Oncologia del Gemelli scrivono al Papa: “Riprenditi presto!”

Disegni, lettere e una struttura a forma di cuore in dono a Francesco, al suo secondo giorno di ricovero dopo l’operazione addominale: “Ti aspettiamo a braccia aperte”, scrivono i piccoli pazienti, a cui il Pontefice aveva fatto visita per due volte recandosi nel reparto antistante al suo appartamento

Salvatore Cernuzio – Città del Vaticano

Con il Papa sono ormai vecchi “amici” Franco, Francesco C., Francesco D., Francesca, Isabel, Yaroslaiv, Ascanio, Elena, Giorgia, Martina, Davide. Tanto che appena saputo del nuovo ricovero, ancora una volta nell’appartamento di fronte al reparto dove loro ricevono quotidianamente cure e assistenza, si sono sentiti in dovere di scrivergli per augurargli pronta guarigione e assicurargli: “Ti aspettiamo a braccia aperte!”.

I piccoli pazienti di Oncologia pediatrica del Policlinico Gemelli hanno voluto farsi vicini a Francesco, al suo secondo giorno di convalescenza dopo l’operazione del 7 giugno. E laddove non hanno potuto abbracciarlo fisicamente, gli hanno mostrato il loro affetto attraverso biglietti, disegni e anche una scultura a forma di cuore con la scritta “Sempre con te”.

La lettera

“Caro Papa Francesco”, si legge nel biglietto giallo firmato dai ragazzi, “abbiamo saputo che non sei stato tanto bene e per questo condividiamo lo stesso ospedale. Speriamo tanto che tu possa riprenderti al più presto per tornare a svolgere le tue attività quotidiane. Grazie per quello che fai per noi e per essere venuto a trovarci svariate volte; sei sempre il benvenuto e ti aspettiamo a braccia aperte”. Firmato “dai bambini e i ragazzi dell’Oncologia pediatrica”; poi un Post scriptum: “Speriamo che apprezzerai i nostri pensierini”.

La lettera dei piccoli pazienti del Gemelli al Papa

Le due visite al reparto

Un modo per ringraziare il Papa che per ben due volte, sia durante l’operazione del luglio 2021 di stenosi diverticolare, sia nel recente intervento all’intestino, ha visitato a sorpresa il loro reparto del decimo piano, confinante con il suo appartamento.

Uno squarcio di luce, quei due incontri, in mezzo al buio di una malattia troppo grande per corpi così piccoli. Il buio di referti negativi, di cure troppo forti da sostenere, di stress emotivo per le famiglie. Benedizioni e carezze ha distribuito il Papa in quelle occasioni. I bambini non lo hanno dimenticato e ora che dovevano sostenere loro Francesco, si sono fatti subito avanti. Vicino alla scuola interna al Policlinico, tra l’altro, è appeso un murales colorato che rende omaggio al Pontefice argentino.

Il murales in omaggio a Francesco

I pazienti del Bambino Gesù

Già ieri erano stati altri piccoli malati, quelli però dell’Ospedale Bambino Gesù, ad aver ‘inviato’ al Pontefice un commovente disegno – diffuso tramite i canali social del nosocomio pediatrico – che ritrae Jorge Mario Bergoglio su un letto di ospedale.  Da dietro una finestra loro – Giorgio, Mia, Samuel e Chiara – che gli danno forza: “Non avere paura noi siamo con te”.

La comunità del Gemelli stretta intorno al Papa

Ma non sono solo i bambini a stringersi intorno al Papa, del quale la Sala Stampa vaticana ha comunicato in giornata notizie positive sul decorso e sul quadro clinico complessivo. C’è tutta la comunità ospedaliera del Gemelli che non manca di inviargli “saluti”, “preghiere” e “buoni pensieri” ogni volta che passa a fianco alla famosa statua di Giovanni Paolo II – il Pontefice più volte ricoverato nell’ospedale romano – e che alza lo sguardo verso le cinque finestre dalle tende bianche, oggi aperte per far entrare il sole. Lì sotto la statua di Wojtyla, intorno a mezzogiorno c’erano i ragazzi del quinto anno di odontoiatria dell’Università Cattolica. Si erano raggruppati per scattarsi una foto e ne hanno approfittato, ancora in posa, per gridare sotto le finestre: “Caro Papa Francesco, ti auguriamo una pronta guarigione. W il Papa!”.

Una scultura per il Pontefice

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