Hebdomada Papae, il Gr in latino del 6 agosto

Vatican News

«HEBDOMADA PAPAE»

Notitiae Vaticanae Latine redditae

diei sexti mensis Iulii anno bismillesimo vicesimo secundo

(TITOLI)

Ex Cánada Póntifex: congruéntia est reperiénda inter res, quae nunc sunt et quae praeteriérunt.

Francíscus fragrórem mémorat in portu Beryténsi: «Véritas ne ábdite láteat».

Salútat Póntifex párvulos Círculi Aestívi Vaticáni.

Salútem plúrimam ómnibus vobis auscultántibus núntios Latína língua prolátos dicit Márius Galgano.

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(SERVIZI)

In Audiéntia Generáli várias «peregrinatiónis paenitentiális» statiónes revocávit Francíscus Papa, a die vicésimo quarto ad tricésimum diem mensis Iúlii una cum indígenis emetítas, quae «memória, reconciliatióne ac sanatióne» noténtur, unde «Ecclésiae spes manat». Recordátus est «quasi álapas» dolórem senum Se animadvertísse, qui líberos amisérunt propter «óperam assimilatiónis», sed «vultus noster erat ponéndus pro erróribus nostris, peccátis nostris». Lóquitur Monia Parente.

Omnes praecípuas statiónes Papa recénset itíneris apostólici, ab Edmuntópoli Quebécum usque ad óppidum Iqaluítum, atque mémorat Se confirmásse illíus Natiónis potestátibus, primóribus indígenis atque legatórum ctui «actuósam» Sanctae Sedis localiúmque Ecclesiárum voluntátem «primigénias cultúras promovéndi per cóngrua spiritália itínera atque stúdium consuetúdinum ac populórum sermónum». Eláte ínsuper Ipse ímprobat «ratiónem coloniárum efficendárum», quae hódie exstant «ex váriis novísque speciébus ideologicárum ratiónum coloniárum efficiendárum, quae translatícias consuetúdines, históriam et religiósa populórum víncula minántur, diversitátes aequántes» ac saepe «in debilióres infirmiorésque offícia» neglegéntes.

***

Sub finem Audiéntiae Generális, calamitátem anni bismillésimi vicésimi memorávit Francíscus in Líbani príncipe urbe, eiúsdem adveniénte anniversário secúndo. Precátur pro victimárum famíliis, exóptans ut «Líbanus, Natiónum communitáte adiuvánte, iter renascéntiae pergat, fidélis manens vocatióni pacis terrae títulum sustinéndi». Refert Alexánder De Carolis.

Sauciátus Líbanus, ubi die quarto mensis Augústi anniversárium commemorátur álterum terríbilis incendiárii fragóris in portu Beryténsi acti, ex quo plus ducénti hómines interiérunt et plus sex milia vulneráti, in Francísci mentem redit. Audiéntia Generáli exeúnte, catechési absolúta itíneri in Canadam, nuper facti, prorsus dicáta, convértit Se Póntifex ad victimárum famílias «illíus funésti evéntus» necnon «ad diléctum pópulum Libanénsem». De quo usque sollicitátur Francíscus et pro quo die primo mensis Iúlii praetériti anni diem precatiónis mediationísque una cum Ecclésiis orientálibus praepósitis in Urbe Vaticána celebráverat.

(NEWS)

Spes pacis Francísco Papae inest in Ucráina, ubi bellum géritur,  quod, cum occásio data est, «insánum saevúmque» designávit. Audiéntia finíta, cum Polónos peregrínos salutáret, quibus grátias egit de «subsídio» precatiónis Sibi iter in Cánadam faciénti tribúto, Francíscus memorávit complúres Polónos fidéles mense Augústo pédibus se conférre ad sanctuárium Clari Montis (lingua polóna Jasna Góra) aliáque mariána sanctuária.

Catechési absolúta, Póntifex peculiárem in modum púeros salutávit, qui oratórium aestívum participárunt, intra mnia Vaticána constitútum. Ante Audiéntiam Generálem animatóres convénit ac moderatóres Círculi Aestívi qui, cópia quoque nonnúmquam data precatióni mediationíque faciéndae, intra Civitátem Vaticánam ágitur, ubi loca reperiúntur ad lúdicam, reficiéntem et gýmnicam óperam exercéndam.

Haec háctenus, próxima hebdómada, eádem hora, rursus ad vos.

“HEBDOMADA PAPAE”

Notitiae Vaticanae Latine redditae

6 agosto 2022

TITOLI

Il Papa: dal Canada l’invito all’armonia tra modernità e culture ancestrali

Francesco ricorda l’esplosione al porto di Beirut: “La verità non rimanga nascosta”

Il saluto del Papa ai bambini del Centro Estivo vaticano

Un cordiale benvenuto a tutti voi da Mario Galgano e bentrovati a questa edizione del notiziario in lingua latina.

SERVIZI

All’udienza generale, Papa Francesco ha ripercorso le tappe del “pellegrinaggio penitenziale” compiuto dal 24 al 30 luglio insieme ai popoli indigeni, fatto di “memoria, riconciliazione e guarigione”, dal quale “scaturisce la speranza per la Chiesa. Ha ricordato di aver sentito “come schiaffi” il dolore degli anziani che hanno perso i figli per la “politica di assimilazione”, ma che “si doveva mettere la faccia davanti ai nostri errori, ai nostri peccati”. Ce ne parla Monia Parente.

Il Papa ripercorre tutte le grandi tappe del viaggio apostolico, da Edmonton a Quèbec fino ad Iqaluit, e ricorda di aver ribadito alle autorità del Paese, ai capi indigeni e al corpo diplomatico, la volontà “fattiva” della Santa Sede e delle Chiese locali “di promuovere le culture originarie, con percorsi spirituali appropriati e con l’attenzione alle usanze e alle lingue dei popoli”. E sottolinea la denuncia della “mentalità colonizzatrice” che oggi si presenta “sotto varie forme di colonizzazioni ideologiche, che minacciano le tradizioni, la storia e i legami religiosi dei popoli, appiattendo le differenze” e trascurando spesso “i doveri verso i più deboli e fragili”.

 

Al termine dell’udienza generale, Francesco ha ricordato la catastrofe nel 2020 della capitale libanese, alla vigilia del suo secondo anniversario. Una preghiera per le famiglie delle vittime e l’auspicio che “il Libano, con l’aiuto della comunità internazionale, continui a percorrere il cammino di rinascita rimanendo fedele alla vocazione di essere terra di pace”.Il servizio di Alessandro De Carolis.

Il Libano ferito, che il 4 agosto ha ricordato il secondo anniversario della drammatica esplosione al porto di Beirut che aveva provocato oltre 200 morti e più di 6 mila feriti, torna nei pensieri di Papa Francesco. Al termine dell’udienza generale, dopo la catechesi interamente dedicata al recente viaggio in Canada, il Papa ha rivolto un pensiero alle famiglie delle vittime di “quel disastroso evento” e al “caro popolo libanese”. Popolo al quale ha sempre rivolto particolare attenzione e per il quale, il primo luglio dello scorso anno, aveva organizzato una giornata di preghiera e riflessione in Vaticano con i capi delle Chiese orientali.

NOTIZIE

Il Papa ha espresso la speranza per la pace in Ucraina, teatro di quella che in diverse occasioni in passato ha definito “una guerra insensata e crudele”. Salutando a fine udienza i pellegrini della Polonia, che ha ringraziato per il “sostegno” nella preghiera durante il viaggio in Canada, Francesco ha ricordato che in agosto tanti fedeli polacchi si recano a piedi fino al santuario di Jasna Góra e in altri santuari mariani.

Al termine della catechesi il Pontefice ha rivolto il proprio speciale saluto ai ragazzi che partecipano all’oratorio estivo organizzato dentro le mura vaticane. Prima dell’udienza generale il Papa ha incontrato gli animatori e lo staff del Centro Estivo. Il Centro estivo, scandito anche da momenti di preghiera e riflessione, si svolge all’interno della Città del Vaticano in spazi dedicati e attrezzati per attività ludico ricreative e sportive.

È tutto per questa edizione, a risentirci sabato prossimo alla stessa ora.