Chiesa Cattolica – Italiana

Hebdomada Papae, il Gr in latino del 23 dicembre

Le notizie vaticane in lingua latina, con traduzione in italiano, in onda ogni domenica alle ore 12.30. In sommario l’invito del Papa, all’Angelus del 17 dicembre, a essere come Giovanni Battista testimoni di luce; la catechesi dell’udienza generale sugli 800 anni del presepe voluto da San Francesco a Greccio e i messaggi giunti a Francesco nel giorno del suo compleanno

“HEBDÓMADA PAPAE”

NOTÍTIAE VATICÁNAE LATÍNE RÉDDITAE

Die vicésimo tértio mensis Decémbris anno bismillésimo vicésimo tértio

 

TÍTULI

In Angélica salutatióne die domínico cohortátus est Póntifex ut sicut Ioánnes Baptísta essémus lucis testes.

Octingéntis elápsis annis a vivénti praesépio sancti Francísci Grǽcii, in Audiéntia Generáli Póntifex asséverat inde oríri sobrietátis laetitiǽque scholam.

Die domínico séptimo décimo mensis Decémbris celebrátus est dies natális Francísci Papae: complúra ómina recépit.

Salútem plúrimam cunctis auscultántibus dicit Eugénius Murrali.

NOTÍTIAE

In Angélica Salutatióne Francíscus Papa Evangélium explicávit de Ioánnnis Baptístae missióne. Mariáli precatióne persolúta, ad terrárum orbis dolóres mens convértitur. Refert Catharína Agorelius.

“Eius testificátio per loquélae claritátem, probos mores, módicam vitam tráditur”, sic Ioánnem Baptístam designávit Francíscus Papa, ab Evangélio sumens inítium (Io 1,6-8.19-28). Qui áddidit: “Dóminus quavis aetáte viros mulierésque mittit huius géneris. Valemúsne nos eos agnóscere? Idcírco primos fidéles est hortátus ut lux essent “per servítium, congruéntiam, humilitátem ex vitae testificatióne”. Post Angélicam precatiónem innúmeros migrántes memorávit Póntifex qui silvam Dariénam, inter Colúmbiam et Pánamam, transíre conántur, ubi complúres moriúntur. De pace ínsuper clamávit, de tot homínibus cógitans qui propter bellum, in Ucraína, in Palaestína et in Ísrael et áliis contentiónis locis mala patiúntur. Peculiárem in modum víctimas est recordátus paroeciae Sanctae Famíliae Gazae. Sub convéntus finem parva Iesu signa benedíxit, quae fidéles detulérunt, in Petriáno Foro adstántes.

In Audiéntiae Generális catechési de Grǽcii praesépio vivénti dictum est, a sancto Francísco anno millésimo ducentésimo vicésimo tértio comparáto. Refert Alexánder De Carolis.

“Coram incarnatiónis Verbi mystério, ante Iesum natum, mos religiósus stupóris requíritur”, autumávit Francíscus Papa, nativitátem narrans praesépii Grǽcii.

Atque quae vóluit sanctus Francíscus transmitténda eádem per Thomam de Caeláno sunt alláta: “Volo enim illíus púeri memóriam ágere qui in Béthlehem natus est, infantílium necessitátum eius incómmoda, quómodo in praesépio reclinátus et quómodo, adstánte bove atque ásino, supra foenum pósitus éxstitit, utcúmque corpóreis óculis pervidére” (Thomas de Caelano, Vita prima, 84). Praesépium “parvus est púteus unde hauriátur praesens Deus”, “schola sobrietátis” quae nos ádiuvat ut Nativitátis sensum percipiámus, qui mérgimur sub “rebus consuméndis quae ipsíus áuferunt sensum”. Post salutatiónem divérsis loquélis dictam, ad sauciátos victimásque terraemótus in Sinénsibus Provínciis Gansu et Qinghai, ut áiunt, suam mentem convértit Póntifex. Tandem íterum de pace deprecánda.

NOTÍTIA BREVÍSSIMA

Complúra ómina ad Francíscum Papam sunt deláta octogésimum séptimum aetátis annum compléntem. In quibus núntius numerátur Prǽsidis Reipúblicae Itáliae, Sérgii Mattarella, qui Pontíficis munus éxtulit, ut “officiósa necessitúdo et diálogus restitueréntur nostras inter societátes”. Epíscopi Conferéntiae Episcopális Itáliae suam necessitúdinem cum Bergoglio Papa confirmárunt, ut essent “pacis artífices ad belli cultum arcéndum aeque atque ódium, ignorántiam, praeiudícium”.

Haec háctenus. Felicíssima cunctis sit vobis Dómini Natívitas.

“HEBDOMADA PAPAE”
Notitiae Vaticanae Latine redditae
23 dicembre 2023


TITOLI

Nell’Angelus di domenica il Papa ha invitato a essere come Giovanni Battista testimoni di luce.

800 anni dal presepe vivente di San Francesco a Greccio. Il Pontefice all’udienza generale: scuola di sobrietà e gioia.

Domenica 17 dicembre è stato il compleanno di Papa Francesco: molti i messaggi di auguri.

Un cordiale benvenuto a tutti voi da Eugenio Murrali e bentornati all’ascolto del notiziario in lingua latina.

SERVIZI

All’Angelus Papa Francesco ha commentato il Vangelo sulla missione di Giovanni il Battista. Dopo la preghiera mariana, il pensiero alle sofferenze del mondo. Il servizio di Katarina Agorelius.

“La sua testimonianza passa attraverso la schiettezza del linguaggio, l’onestà del comportamento, l’austerità della vita”, così Papa Francesco ha descritto Giovanni il Battista a partire dal Vangelo (Gv 1,6-8.19-28). E ha aggiunto: “Il Signore manda in ogni epoca uomini e donne di questo genere. Sappiamo riconoscerli?”. Ha invitato quindi i fedeli a essere luce “con il servizio, la coerenza, l’umiltà, con la testimonianza della vita”. Nel dopo Angelus il Pontefice ha ricordato le migliaia di migranti che tentano di attraversare la selva del Darién, tra Colombia e Panamá, dove molti muoiono. Ha poi levato un grido per la pace, pensando ai tanti che soffrono per la guerra, in Ucraina, in Palestina e Israele e nelle altre zone di conflitto. Un pensiero particolare è andato alle vittime del complesso parrocchiale della Santa Famiglia a Gaza. Al termine dell’incontro ha benedetto le statuine di Gesù portate dai fedeli presenti in Piazza San Pietro.

La catechesi dell’udienza generale ha avuto come tema il presepe vivente di Greccio, realizzato da San Francesco nel 1223. Il servizio di Alessandro De Carolis.

“Davanti al mistero dell’incarnazione del Verbo, davanti alla nascita di Gesù, ci vuole questo atteggiamento religioso dello stupore”, ha osservato Papa Francesco raccontando la nascita del presepe di Greccio. E ha spiegato le intenzioni di San Francesco citando Tommaso da Celano: «Vorrei rappresentare il Bambino nato a Betlemme, e in qualche modo vedere con gli occhi del corpo i disagi in cui si è trovato per la mancanza delle cose necessarie a un neonato, come fu adagiato in una greppia e come giaceva sul fieno tra il bue e l’asinello» (Tommaso da Celano, Vita prima, XXX, 84: FF 468). Il presepe è “un piccolo pozzo dal quale attingere la vicinanza di Dio”, una “scuola di sobrietà” che ci aiuta a capire il senso del Natale oggi che siamo “immersi in un consumismo che ne corrode il significato”. Dopo i saluti in diverse lingue, il Pontefice ha rivolto la mente ai feriti e alle vittime del terremoto che ha colpito Province cinesi del Gansu e del Qinghai. In chiusura ancora una volta ha pregato per la pace.

NOTIZIA

Molti gli auguri a Papa Francesco per i suoi 87 anni. Tra questi, il messaggio del Presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella che ha evidenziato l’incessante impegno del Papa per “ristabilire un rapporto di rispetto e dialogo nelle nostre società”. I vescovi della CEI si sono stretti attorno a Bergoglio per essere “artigiani di pace per far fronte alla cultura della guerra, dell’odio, dell’ignoranza, del pregiudizio”.

Exit mobile version
Vai alla barra degli strumenti