“HEBDÓMADA PAPAE”
Notítiae Vaticánae Latíne rédditae
Die vicésimo tertio mensis Aprílis anno bis millésimo vicésimo secúndo
(TÍTULI)
Duos post pestiléntiae annos Hebdómadae Sanctae ritus ad translatícium morem celebrántur. Sacrae litúrgiae témpore, pacem instánter póstulat Póntifex.
Plus centum mília iúvenum in Petriánum Forum congregántur ad Pascham celebrándam. Cohortátur Francíscus ad ea haud petimescénda quae prae se vita fert.
Quaesívit Summus Póntifex, Audiéntiae Generális catechésis témpore, ut observarétur ac senum dígnitas promoverétur.
Salútem plúrimam ómnibus vobis auscultántibus dicit Philíppus Herrera-Espaliat et felíciter vobis audiéntibus núntios Latína lingua prolátos.
(NOTÍTIAE PRAECÍPUAE)
Étiam atque étiam pro pace in mundo precans memoránsque item eos qui in Ucraínae bello cecidérunt, Paschae mystéria celebrávit Francíscus Póntifex. Postquam duos annos vacavérunt, ritus dénuo sunt repetíti, frequentíssima fidélium in Urbe Vaticána adstánte multitúdine. Audiámus Olgam Sakun.
Litúrgica vita per ómnia hac Hebdómada Sancta agi coepta est, quod ad Francíscum Papam áttinet, qui váriis Trídui Paschális caerimóniis praesédit. Féria quinta in Caena Dómini mane primum Missam Chrismálem in papáli Basílica Sancti Petri, deínde post merídiem Missam in Caena Dómini in Centucellárum cárcere celebrávit. Féria sexta in Parascéve Francíscus Passiónis Dómini sacram litúrgiam est comitátus atque post merídiem Viam Crucis participávit apud Colósseum, ubi plus decem mília fidélium constitérunt. Sábbato Sancto Pascháli Vigíliae Póntifex praesédit, atque Domínica Resurrectiónis Glóriae Missam celebrávit atque Urbi et Orbi benedictiónem ex príncipe Basílicae maeniáno impertívit. Christi passiónem contémplans, dolóres memorávit Póntifex, quos in orbem terrárum bella intulérunt, atque eius Resurrectiónem mémorans ad spem est cohortátus, finem póstulans bellándi.
Plus centum milia iúvenum, ex váriis Itáliae dioecésibus adveniéntium, in Petriánum Forum pervenérunt, ut Francíscum Papam convenírent et cum Eo féria secúnda infra Octávam Paschae víverent. Refert Catharína Agorelius.
Duos pestiléntiae per annos, Itáliae dioecésium iúvenes, qui domi delitéscere sunt coácti, conveníre tandem potuérunt et magnópere festum ágere. Id cum Petri Successóre féria secúnda infra Octávam Paschae in Civitáte Vaticána egérunt. Princípio longum iter fecit Francíscus, autorǽda vectus, proínde eorum testimónia spei maerorísque, his laboriósis annis, atténte auscultávit. Innúmeri adulescéntes, intra duodécimum et séptimum décimum annum, cecinérunt, Dei verbum communicárunt, una simul oravérunt suámque fidem in Christo resuscitáto proclamárunt. Iísdem ánimum áddidit ut perseverárent sua in vita ac fide in Christo absque metu atque ex eis quaesívit ut numquam “odorátum” illum iuvenílem amítterent, qui síneret ut agnóscerent ubi Dóminus adésset.
(NOTÍTIAE BREVÍSSIMAE)
Catechésis témpore die Mercúrii in Audiéntia Generáli, mandátum memorávit Póntifex patrem ac matrem honorándi, quod non spectat ad paréntes dumtáxat biológicos, sed ad omnes senes. Quaprópter quaesívit ut senum dígnitas servarétur et omni témpore proveherétur, ut ánimi cum affectióne ii curaréntur, ut iúvenes de proba prudéntia annórum doceréntur. Francíscus Papa confirmávit avos testes esse nostrórum annálium ac nostrae famíliae.
Haec háctenus, nova, consequénti hebdómada.
“HEBDOMADA PAPAE”
Notitiae Vaticanae Latine redditae
23 aprile 2022
Dopo due anni di pandemia, i riti della Settimana Santa celebrati nuovamente come da tradizione. Durante le liturgie, il Papa ha chiesto insistentemente la pace.
Più di centomila giovani si sono riuniti con il Papa in piazza San Pietro per celebrare la Pasqua. Francesco li ha invitati a non avere paura delle sfide della vita.
il Santo Padre ha chiesto il rispetto e la promozione della dignità degli anziani durante la catechesi dell’udienza generale.
Un cordiale bentrovati da Felipe Herrera-Espaliat a questa nuova edizione del notiziario in lingua latina.
SERVIZI
Pregando a più riprese per la pace nel mondo e ricordando le vittime della guerra in Ucraina, Papa Francesco ha celebrato i misteri della Pasqua. Dopo due anni di interruzione, i riti sono stati vissuti di nuovo con una massiccia partecipazione di fedeli in Vaticano. Sentiamo Olga Sakun.
La vita liturgica è tornata alla sua pienezza questa Settimana Santa per Papa Francesco, che ha presieduto le varie cerimonie del Triduo Pasquale. La mattina del Giovedì Santo è stata a volta della Messa Crismale nella Basilica Vaticana e nel pomeriggio ha celebrato la Messa in Cena Domini nel carcere di Civitavecchia. Il Venerdì Santo, Francesco ha accompagnato la liturgia della Passione del Signore e nel pomeriggio ha partecipato alla Via Crucis nel Colosseo, dove erano presenti più di diecimila fedeli. Il Sabato Santo il Pontefice ha presieduto la Veglia Pasquale, mentre la domenica ha celebrato la Messa del Gloria e impartito la benedizione Urbi et orbi dalla Loggia centrale della Basilica. Contemplando la Passione di Cristo, il Papa ha ricordato la sofferenza causata dalle guerre nel mondo e riferendosi alla sua Resurrezione ha esortato la speranza, chiedendo la fine delle ostilità.
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Più di centomila giovani in pellegrinaggio dalle diocesi italiane sono arrivati in Piazza San Pietro per incontrare Papa Francesco e vivere con lui il lunedì dell’Angelo, subito dopo la domenica di Pasqua. Il servizio di Katarina Agorelius
Dopo due anni di pandemia, che li ha costretti a contenere le loro energie nel chiuso delle proprie case, i giovani delle diocesi italiane hanno finalmente potuto ritrovarsi e festeggiare in grande stile. E lo hanno fatto insieme al Successore di Pietro in Vaticano il Lunedì di Pasquetta. Francesco ha fatto un lungo giro iniziale in papamobile, quindi ha ascoltato attentamente le loro testimonianze di sofferenza e di speranza in questi anni di prova. Le migliaia di adolescenti, tra i 12 e i 17 anni, hanno cantato, condiviso la Parola di Dio, pregato insieme e proclamato la loro fede nel Cristo risorto. Il Papa li ha incoraggiati a perseverare nella loro vita e nella loro fede senza paura e ha chiesto loro di non perdere mai quel “fiuto” giovanile che permette loro di riconoscere dove si trova la presenza del Signore.
NOTIZIE BREVI
Nella catechesi del mercoledì durante l’udienza generale, il Papa ha ricordato che il comandamento di onorare il padre e la madre non si riferisce solo ai genitori biologici, ma a tutte le persone anziane. Per questo ha chiesto che la dignità degli anziani sia rispettata e promossa in ogni momento, che siano curati con tenerezza e che si insegni ai giovani il valore della saggezza degli anni. Francesco ha sottolineato che i nonni sono una testimonianza della nostra storia e delle nostre famiglie.
È tutto per questa edizione, alla prossima settimana se Dio vuole.