“HEBDÓMADA PAPAE”
Notítiae Vaticánae Latíne rédditae
Die vicésimo mensis Novémbris anno bis millésimo uno et vicésimo
(TÍTULI)
Ánimus movétur ipséque meditátur, cum quingéntos hómines convénit Summus Póntifex Francíscus, paupertáte quidem afféctos. Petri Apóstoli Succéssor eórum testificatiónes excépit eosdémque ad spem habéndam est corhotátus.
Missam célebrans ac dominicálem precatiónem “Ángelus” dicens, Sanctus Pater quintum Diem mundiálem Páuperum commemorávit. Innúmeri fidéles in Petriáno foro adstábant.
Audiéntiae Generális témpore die Mercúrii, dimídio anno transácto sancto Ioseph dicáto, novam catechésium sériem incohávit Póntifex, putatívo Iesu patri addíctam.
Salútem plúrimam ómnibus vobis auscultántibus núntios Latína lingua prolátos dicit Philíppus Herrera-Espaliat.
(NOTÍTIAE PRAECÍPUAE)
Apud Assisiénsem Basílicam Sanctae Maríae Angelórum féria sexta die duodécimo praetérito mensis Novémbris, Francíscus Papa innúmeris totíus Európae homínibus óbviam se tulit qui maeróre ac paupertátis iniquitáte notántur. Póntifex studióse omnes vicissitúdines cómperit eórum, qui praeter dolórem, spem osténdunt. Refert Catharína Agorelius.
Quinto interveniénte Die Mundiáli Páuperum, Póntifex Ipse húius ánnui evéntus actóres conveníre vóluit, in quo animadvértitur iníquitas ac destitútio in quibus innúmeri viri, mulíeres ac párvuli in terrárum orbe vivunt. Ipsos sua dolénter narrántes atténte auscultávit Petri Succéssor, qui étiam agnóvit infinítam spem ab iis transmíssam qui, praeter iniquitátem perlátam, fidem ac dignitátem servárunt. Suo in sermóne apud ecclesíolam Assisiénsem, Póntifex postulávit ut praestans in societáte vox paupéribus restituerétur atque dócuit péssimam paupertátem, quam hómines pati possint, eam esse quae a spiritálibus bonis abdúcit, quae autem ad Deum accédere sinunt.
Per dominicálem Missam in papáli Basílica Sancti Petri atque post precatiónem “Ángelus” recitátam, Francíscus Papa Quintum Diem Mundiálem Páuperum commemorávit. Ipse omnes christiános est cohortátus ut futúri colant spem, hodiérnos dolóres sanántes. Audiámus Márium Galgano.
Hóminum annáles repléntur maeróribus, violéntiis, dolóribus et iniquitátibus, quae vúlnerant, ópprimunt et cónterunt páuperes, quos quidem Póntifex fragilióres huius caténae ánulos demonstrávit. Sua in homília praedicávit a societáte reiéctos liberatiónem opperíri, quae numquam perveníre vidétur, quamvis in nostrae históriae gémitu futúra salus conspiciátur, quae germináre íncipit. Hac ipsa de cáusa, ut Evangélium docet, misericórdiae nos esse testes debémus, ad doléntes léniter benignéque accedéntes, caritátem demonstrántes, ut spes útique re constituátur. In angélica precatióne, hanc cogitatiónem confirmávit Póntifex, Natiónum hoc in casu primórum offícii cónvocans consciéntiam.
(NOTÍTIAE BREVÍSSIMAE)
Sanctus Ioseph príncipem obtinébit catechésis locum, quam próximis hebdómadis docébit. In Audiéntia Generáli die praetérito Mercúrii novam meditatiónum sériem incohávit Póntifex, quae patris putatívi Iesu extólleret effígiem, cum incíderet annus ei dicátus. Cópia datur ipsíus exémpli contemplándi, fídei viri ac fidúciae in Dei consília. Francíscus dixit sanctum Ioseph nos iuváre ut peratténti essémus iis qui, sicut ipse, Dei sunt praeséntia in extrémis mundi pártibus.
Finis fit huius editiónis. Deo suffragánte, conveniémus íterum próxima hebdómada.
“HEBDOMADA PAPAE”
Notitiae Vaticanae Latine redditae
20 novembre 2021
Emozione e raccoglimento nell’incontro fra Papa Francesco e circa 500 persone colpite dalla povertà. Il Successore dell’apostolo Pietro ha ascoltato le loro testimonianze e li ha incoraggiati nella speranza.
Con una Messa e il successivo Angelus domenicale, il Santo Padre ha commemorato la quinta Giornata Mondiale dei Poveri. Centinaia i fedeli riuniti in Piazza San Pietro.
Durante l’udienza generale del mercoledì e nell’anno dedicato a San Giuseppe, il Pontefice ha inaugurato un nuovo ciclo di catechesi dedicato al padre putativo di Gesù.
Un cordiale bentrovati da Felipe Herrera-Espaliat per questa nuova edizione del notiziario in lingua latina.
SERVIZI
La Basilica di Santa Maria degli Angeli ad Assisi è stata venerdì 12 novembre lo scenario dell’incontro fra Papa Francesco e centinaia di persone di tutta Europa segnate dalla sofferenza e dall’ingiustizia della povertà. Il Pontefice ha ascoltato con attenzione le storie di coloro che, nonostante il dolore, mostrano speranza. La relazione è di Katharina Agorelius.
Nel contesto della Quinta Giornata Mondiale dei Poveri, il Papa ha voluto incontrare personalmente i protagonisti di questo evento annuale che avverte l’ingiustizia e l’emarginazione in cui vivono milioni di uomini, donne e bambini nel mondo. Le loro storie dolorose sono state ascoltate con attenzione dal Successore di Pietro, che ha anche riconosciuto l’enorme speranza trasmessa da coloro che, nonostante l’ingiustizia che subiscono, sono riusciti a mantenere la loro fede e dignità. Nel suo discorso alla Porziuncola, il Pontefice ha chiesto di ridare ai poveri una voce rilevante nella società e ha avvertito che la peggiore povertà che le persone possono soffrire è quella che le emargina dai beni spirituali che permettono loro di incontrare Dio.
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Con la messa domenicale in Basilica Vaticana e dopo l’Angelus in Piazza San Pietro, Papa Francesco ha commemorato la quinta Giornata Mondiale dei Poveri. Il Pontefice ha fatto un appello a tutti i cristiani a nutrire la speranza di domani risanando i dolori d’oggi. Sentiamo Mario Galgano.
La storia è segnata di tribolazioni, violenze, sofferenze e ingiustizie che feriscono, opprimono e schiacciano i poveri, coloro che il Papa ha segnalato come gli anelli più fragili di questa catena. Nella sua omelia Francesco ha detto che gli scartati della società restano in attesa di una liberazione che sembra non arrivare mai, nonostante nel gemito della nostra storia vi sia un futuro di salvezza che inizia a germogliare. Proprio per questo, come insegna il Vangelo, tutti dobbiamo essere testimoni della compassione, avvicinandoci con gesti di tenerezza a quelli che soffrono, con gesti di carità che permettano di organizzare la speranza in modo molto concreto. Nella preghiera dell’Angelus, il Papa ha ribadito su questa idea, appellandosi in questo caso alla responsabilità dei leader delle nazioni.
NOTIZIE BREVI
San Giuseppe sarà il centro delle catechesi che il Santo Padre pronuncerà durante le prossime settimane. Nell’Udienza Generale di mercoledì scorso, il Pontefice ha iniziato un nuovo ciclo di meditazioni che daranno risalto alla figura del padre putativo di Gesù, in coincidenza con l’anno a lui dedicato, un tempo per contemplare il suo esempio come uomo di fede e di fiducia nei piani di Dio. Francesco ha detto che san Giuseppe ci aiuta ad essere molto attenti a tutti coloro che come lui sono presenza di Dio nelle periferie del mondo.
È tutto per questa edizione, alla prossima settimana se Dio vuole.