Hebdomada Papae, il Gr in latino del 19 ottobre

Vatican News

Le notizie vaticane in lingua latina, con traduzione in italiano, in onda ogni domenica alle 12.30. In sommario: l’appello del Papa all’udienza generale: preghiamo per la pace, lottiamo per la pace.; all’Angelus, Francesco chiede orazioni per Haiti perché si protegga la dignità della popolazione; infine, la proiezione del film “Io capitano” in Vaticano, l’odissea dei migranti raccontata ai padri sinodali

“HEBDÓMADA PAPAE”

NOTÍTIAE VATICÁNAE LATÍNE RÉDDITAE

Die undevicésimo mensis Octóbris anno bismillésimo vicésimo quarto

 

TÍTULI

In Audiéntia Generáli Póntifex hortátur ad pacem deprecándam ac pro ea contendéndum.

In Angélica Salutatióne oratiónes petit Francíscus Papa ut in Haíti pópuli dígnitas servétur.

In Urbe Vaticána pellícula cinematográphica, quae est “Io capitano”, exhibíta est sýnodi particípibus.

Salútem plúrimam ómnibus vobis audiéntibus núntios Latínos dicit Amadéus Lomonaco.

NOTÍTIAE

In Audiéntia Generáli, post catechésim, ad Natiónes bello implicátas mentem suam convértit Póntifex. Refert Eugénius Murrali:

Íterum Francísci Papae a credéntibus ceterísque vox est audíta in terrárum orbem vastátum convérsa, quae est: “Ne obliviscámur Natiónes bello implicátas, ne obliviscámur sauciátam Ucraínam, Palaestínam, Ísrael, Myanmár”. “Ex bello vástitas usque óritur”. “Orémus pro pace”. Lingua Polóna salútans Póntifex memorávit presbýteri Geórgii Popiełuszko testificatiónem, mense Octóbri anno millésimo nongentésimo octogésimo quarto a communístis in Polónia interémpti. “Beátus iste – áddidit Papa – dócuit  bono malum vinci”. Ex catechési própalam est effátus Francíscus quómodo “fides a formídine nos eríperet concedéndi ómnia hic interíre, nullam adesse aerumnárum et iniquitátis redemptiónem, in terrárum orbe prorsus dominántium”.

In Angélica Precatióne funéstam violéntiam memorávit Francíscus, quae Haitiánam Natiónem comprímere pergit. Refert Márius Galgano:

Preces sunt fundéndae pro illis qui ex Haitiáno solo ob violéntiam fúgere cogúntur. Mariáli precatióne, quae est Ángelus Dómini, dicta, perniciósam condiciónem memorávit Francíscus illíus Caraíbicae Natiónis, ubi quidam armis instrúcti crudéliter ac feróciter grassántur, in gentes saeviéntes. “Ex cunctis preces quaero – inquit Póntifex – ut quǽlibet violéntiae species deponántur, atque, inter Natiónes communitáte iuvánte, detur ópera ad pacem in illa Natióne ac reconciliatiónem obtinéndam, dignitáte et ómnium iúribus servátis”. Angélicae Salutatiónis témpore Marci Evangélium éxplicans Francíscus de dívite hómine, qui ex Iesu quaerit quid opus sit ut vita aetérna obtineátur, ásserit omnes felicitáte indigére, quae tamen in divítiis non repéritur. Invénitur vero ipsa in Dei “amóre periclitándo”, dum ómnia paupéribus tradúntur et Iesu óbviam itur.

NOTÍTIAE BREVÍSSIMAE

In Urbe Vaticána, synodálibus pátribus operántibus pellícula cinematográphica exhibíta est, quam confécit Matthǽus Garrone, cuius títulus  “Io capitano”, qua ex África migrátio in Európam narrátur. Haec pellícula – ut ante exhibitiónem dictum est – cor movet atque itíneris est narrátio quorúndam de se loquéntium.

Íterum Móscuam Rússiae petívit cardinális Matthǽus Zuppi, Conferéntiae Episcopórum Italicórum praeses. Novum hoc est Sanctae Sedis incéptum, ut pax conciliétur in vastáta Ucraína.

Finis fit loquéndi, nova ac futúra, próxima hebdómada.

“HEBDÓMADA PAPAE”

NOTÍTIAE VATICÁNAE LATÍNE RÉDDITAE

19 Ottobre 2024

 

TITOLI

Appello del Papa all’udienza generale: preghiamo per la pace, lottiamo per la pace

All’Angelus Francesco chiede orazioni per Haiti affinché si difenda la dignità della popolazione

Proiezione del film “Io capitano” in Vaticano: l’odissea dei migranti sotto lo sguardo dei padri sinodali

Un cordiale saluto a tutti voi da Amedeo Lomonaco e bentornati all’ascolto del notiziario in lingua latina.

SERVIZI

All’udienza generale, dopo la catechesi, il Papa ha rivolto il proprio pensiero ai Paesi colpiti dalla guerra. Il servizio di Eugenio Murrali:

Ancora una volta Papa Francesco ha rilanciato ai credenti e non solo il suo appello per un mondo devastato dai conflitti. “Non dimentichiamo i Paesi in guerra. Non dimentichiamo – ha detto il Pontefice – la martoriata Ucraina, la Palestina, Israele, Myanmar”. “La guerra è sempre una sconfitta”. “Preghiamo per la pace”, ha affermato il Papa. Nei saluti in lingua polacca Francesco ha ricordato la testimonianza del sacerdote Jerzy Popiełuszko, ucciso nell’ottobre del 1984 durante il regime comunista in Polonia. “Questo beato – ha detto il Pontefice – ha insegnato a vincere il male con il bene”. Nella catechesi Francesco ha sottolineato che “la fede ci libera dall’orrore di dover ammettere che tutto finisce qui, che non c’è alcun riscatto per la sofferenza e l’ingiustizia che regnano sovrane sulla terra”.

All’Angelus Francesco ha ricordato la drammatica violenza che sta soffocando Haiti. Il servizio di Mario Galgano:

Si preghi per chi ad Haiti vive la violenza ed è costretto a fuggire. Francesco, dopo la preghiera mariana dell’Angelus, ha ricordato la tragica situazione del Paese caraibico, preda della brutalità e della ferocia di gruppi armati che sconvolgono la popolazione. “Chiedo a tutti di pregare – ha detto il Pontefice – affinché cessi ogni forma di violenza e con l’impegno della comunità internazionale si continui a lavorare per costruire la pace e la riconciliazione nel Paese, difendendo sempre la dignità e i diritti di tutti”. Commentando all’Angelus il passo del Vangelo di Marco dell’uomo ricco che corre verso Gesù per chiedergli come avere la vita eterna, il Papa ha spiegato che tutti abbiamo bisogno della felicità, ma che questa non si trova nelle ricchezze. Si trova invece nel “rischiare l’amore” di Dio, donando tutto ai poveri e seguendolo.

NOTIZIE

In Vaticano, nell’ambito dei lavori del Sinodo sulla sinodalità, è stato proiettato il film diretto dal regista Matteo Garrone “Io capitano” sulle storie di emigrazione dall’Africa verso l’Europa. Questa pellicola – è stato detto prima della proiezione – tocca il cuore delle persone ed è la storia di un viaggio vissuto in prima persona.

È tornato per la seconda volta a Mosca, in Russia, il cardinale Matteo Zuppi, presidente della Conferenza Episcopale italiana. La nuova missione si inserisce nell’ambito dell’iniziativa umanitaria della Santa Sede con lo scopo di trovare vie di pace per la martoriata Ucraina.

È tutto per questa edizione, alla prossima settimana.