Hebdomada Papae, il GR in latino del 15 ottobre

Vatican News

“HEBDÓMADA PAPAE”

Notítiae Vaticánae Latíne rédditae

Die quinto décimo mensis Octóbris anno bismillésimo vicésimo secúndo

 

(TÍTULI)

Salutáres Pontíficis senténtiae et acta: Concílium docet saepiméntis haud cláudi, sed cum multitúdine humíliter manére.

Intus in nobis Ucraínae gentis férimus dolórem.

Apud amphitheátrum Flávium pro pace precatiónem ad finem addúcit Francíscus, a sancti Aegídii Communitáte compósitam.

Salútem plúrimam ómnibus vobis auscultántibus núntios Latína lingua prolátos dicit Márius Galgano.

Ascolta il nostro radiogiornale in lingua latina

(NOTÍTIAE PRAECÍPUAE)

In Papáli Basílica Sancti Petri, ubi abhinc sexagínta annos conciliáris séssio incohávit, die Martis vésperi sollémni eucharísticae celebratióni praesédit Francíscus Papa, adstántibus aliárum communitátum christianárum particípibus. Lóquitur Olga Sakun.

Per homíliam in Missa enuntiátam in memóriam sancti Ioánnis vicésimi tértii, interveniénte sexagésimo anniversário anno a Concílio Oecuménico Vaticáno secúndo incoháto, Ecclésiae demónstrat Póntifex quod est summi moménti, id est Dei amor, in omnes viros ac mulíeres matérnum offícium, humílitas, laetítia, únitas. Tres intuéndi descríbit ratiónes, quae ei viséndae adhibéri debent: quae sunt ex alto, in médio ac simul. Ecclésia, addit Francíscus, “est ut amet”, non “mundi óculis eminére”, sed eum servíre debet. Opus est, argumentátur Pontifex, amóris repériat fontem ut ad vallem descéndat et “ómnibus sit misericórdiae rivus”.

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In Audiéntia Generáli die Mercúrii íterum iterúmque implorávit Póntifex ut belli finis fíeret in Európa orientáli, spe comitánte: útinam Dóminus corda commútet eórum in quorum mánibus belli sortes sunt pósitae, ut violéntiae turbo sedétur. Refert Mónia Parente.

Pax et Ucraínae cruciáta gens. Francísci Papae verba, in Audiéntia Generáli post catechésim enuntiáta, cum nostri témporis umbris complicántur, quod potíssimum nefário in Ucraína bello concútitur. In Audiéntiae Generális catechési discretiónem meditándam prodúxit Francíscus atque planum fecit “magnéticum índicem”, qui ómnia movet, saepenúmero ad áliquid pulchri optándum reférri, in quod ánimus intenderétur, licet hódie, útpote cum fácile ad res accederétur, hic impúlsus dissolútus viderétur. Sed a Deo quaeri potest ut cognoscátur et efficiátur quod Ipse in corde pósuit. Sic disséruit Póntifex.

(NOTÍTIAE BREVÍSSIMAE)

Pontífice et aliárum religiónum particípibus adstántibus, die quinto et vicésimo mensis Octóbris apud amphitheátrum Flávium internationális occúrsus ad finem pervéniet, quem sancti Aegídii Commúnitas compósuit. Cuius títulus “Pacis clamor. Religiónes et cultúra in diálogo”, Romae a die vicésimo tértio ad diem vicésimum quintum mensis Octóbris. Quem núntium réttulit Sedis Vaticánae diurnariórum moderátor Matthǽus Bruni.

Post Ioánnis Baptístae Scalabrini canonizatiónem, qui Epíscopus “pastoráli intelléctu” migrántium corpóribus spiritibúsque curándis se dicávit, Francíscus peregrínos convénit qui vénerant novum sanctum celebratúri atque provocatiónem répetit íntegrae provectiónis, reiectióni fraternitátem antéferens, indifferéntiae solidálem ánimum.

De núntiis háctenus, réliqua nova, próxima hebdómada.

HEBDOMADA PAPAE”

Notitiae Vaticanae Latine redditae

15 ottobre 2022

(TITOLI)

Il Papa: Il Concilio insegna a non chiudersi in reciniti, ma a stare con umiltà tra la gente

Francesco: porto dentro di me il dolore del popolo ucraino

Il Papa chiuderà al Colosseo la preghiera per la pace organizzata da Sant’Egidio

Un cordiale benvenuto a tutti voi da Mario Galgano e benvenuti a questa edizione del notiziario in lingua latina.

(SERVIZI)

Nella Basilica vaticana, dove 60 anni fa prese il via l’assise conciliare, Francesco ha presieduto martedì sera una solenne celebrazione eucaristica alla presenza di rappresentanti di altre comunità cristiane. Ce ne parla Olga Sakun.

Nell´omelia pronunciata alla Messa in memoria di San Giovanni XXIII e nel 60.mo anniversario dell´apertura del Vaticano II, il Papa indica alla Chiesa ciò che è fondamentale: lamore per Dio, la maternità verso tutti gli uomini e le donne, l´umiltà, la gioia, l´unità. E delinea tre sguardi con cui guardare ad essa: lo sguardo dall’alto, nel mezzo e d’insieme. La Chiesa, afferma Papa Francesco “esiste per amare”, non deve “risaltare agli occhi del mondo” ma servirlo. Per la Chiesa, sostiene Francesco, è necessario ritrovare la sorgente dell’amore per scendere a valle ed essere “canale di misericordia per tutti”.

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Il Papa ha lanciato al termine dell’udienza generale del mercoledì un nuovo appello per la fine del conflitto nell’est Europa accompagnato da una speranza: possa il Signore “trasformare i cuori di quanti hanno in mano le sorti della guerra perché cessi l’uragano della violenza”. Il servizio di Monia Parente.

La pace e la martoriata popolazione ucraina. Il filo delle parole pronunciate da Papa Francesco all’udienza generale dopo la catechesi si intreccia con le ombre del nostro tempo scosso in particolare dal dramma della guerra in Ucraina. Nella catechesi all’udienza generale Francesco ha proseguito la riflessione sul discernimento e ha osservato che spesso la “bussola” che muove ogni esistenza sta nella capacità di desiderare qualcosa di bello per cui spendersi, anche se oggi la facilità di accesso alle cose sembra aver atrofizzato questa spinta. Ma a Dio si può chiedere di conoscere e realizzare quello che Lui ci ha messo nel cuore, ha spiegato il Pontefice.

(NEWS)

È alla presenza del Papa, e altri rappresentanti delle religioni mondiali, che si chiuderà, il 25 ottobre, al Colosseo, l’incontro internazionale organizzato dalla Comunità di Sant´Egidio “Il grido della pace. Religioni e culture in dialogo”, a Roma dal 23 al 25 ottobre. A darne notizia è stato il direttore della Sala Stampa vaticana Matteo Bruni.

All’indomani della canonizzazione di Giovanni Battista Scalabrini, il vescovo che con “intelligenza pastorale” si dedicò all’assistenza materiale e spirituale degli emigranti, Francesco incontra i pellegrini convenuti per la celebrazione del nuovo santo e rilancia la sfida della promozione integrale dei rifugiati anteponendo la fraternità al rifiuto, la solidarietà all’indifferenza.

È tutto per questa edizione, alla prossima settimana.