“HEBDÓMADA PAPAE”
Notítiae Vaticánae Latíne rédditae
Die décimo quarto mensis Máii anno bis millésimo vicésimo secúndo
(TÍTULI)
Nímia formárum observántia in sacra litúrgia est vitánda. Quod asseverávit Francíscus Papa, recípiens Pontifícii Institúti Sancti Ansélmi Romae partícipes.
Ad boni Pastóris effígiem, dominicális precatiónis Regína coeli témpore cohortátur Póntifex ut audiámus, cognoscámus et Dóminum sequámur, eius gregis oves.
Post Audiéntiam Generálem, mulíerem salutávit Póntifex, quae puella, abhinc quinquagínta annos, nuda currébat et photográphice est expréssa, pyróbolis solum quassántibus in Vietnámia.
Salútem plúrimam ómnibus vobis auscultántibus núntios Latína lingua prolátos dicit Philíppus Herrera-Espaliat.
(NOTÍTIAE PRAECÍPUAE)
Palam est locútus Francíscus Papa de nímia formárum observántia vitánda in sacra litúrgia, sábbato die séptimo mensis Máii in audiéntiam recípiens Pontifícii Institúti Sancti Ansélmi Romae partícipes. Lóquitur Rosárius Tronnolone:
Sexagínta annórum fasti celebrántur a praecláro Pontifício Institúto Sancti Ansélmi Romae, constitútus ut ad sacram litúrgiam accederétur sub Concílii Oecuménici Vaticáni secúndi lúmine. Hac in re discípuli ac magístri a Francísco Papa sunt recépti, qui eis cópiam memorávit constitutiónis Sacrosánctum Concílium, quae in Ecclésia sacram litúrgiam reformándam descríbit. Sex decénniis ipsíus editiónis exáctis, necessitátem animadvértit Póntifex ut caveátur ne, quibúsdam in Ecclésiae pártibus, sacra litúrgia ideologicárum quaestiónum fiat proélium, quae communitátem dístrahunt. Francíscus dixit, cum litúrgica vita alicúius sit partis, intus odórem esse diáboli.
Frequentíssimis adstántibus in Petriáno Foro homínibus, a Summo Pontífice Regína coeli dicta est, die domínica quae Boni Pastóris est appelláta. Audiámus Monia Parente:
Audíre, Cognóscere, sequi. Ex his tribus verbis vínculum súmitur, quod inter nos intercédit et Dóminum. Sic Francíscus Papa, cum Regína coeli dicerétur, dominicále Evangélium enodávit, quod sacra litúrgia prǽbuit, in qua Boni Pastóris effígies exstat, qui cum óvibus conversátur. Póntifex áddidit quod inter nos et Deum ex necessitúdine, primas partes semper agit Deus, sed commúnio dumtáxat óritur si nos paráti et ad diálogum prompti sumus. Atque ex hoc Iesu sequéla exstat ad serviéndum, quóniam oves audiéntes animadvértunt se cognósci, suum pastórem sequúntur eúmque item imitántur. Sermónis sub finem, Francíscus ad fibromyalgíae aegros se convértit, pro iis necessáriam exóptans curam.
(NOTÍTIAE BREVÍSSIMAE)
Post Audiéntiam Generálem finítam die Mercúrii, mulíerem Vietnamítam Francíscus Papa convénit, Kim Puch appellátam, eámque salutávit Póntifex, quae novem annórum puélla nuda currébat et photográphice est expréssa, pyróbolis Foederatárum Civitátum Américae Septentrionális solum quassántibus. Una cum ea salutávit Póntifex imáginis artíficem, scílicet photógraphum Nick Ut, qui anno millésimo nongentésimo septuagésimo secúndo prǽmium diurnariórum óperis Pulitzer vicit.
Nunc satis, Deo volénte, próxima hebdómada íterum ad vos.
HEBDOMADA PAPAE
14 maggio 2022
(TITOLI)
Non cadere nella tentazione del formalismo liturgico. Questo l’appello rivolto da Papa Francesco a tutta la Chiesa durante un incontro con il Pontificio Istituto Sant’Anselmo di Roma.
Seguendo l’immagine del Buon Pastore, il Pontefice durante il Regina Coeli domenicale ha esortato ad ascoltare, conoscere e seguire il Signore, come pecore del suo gregge.
Dopo l’udienza generale, il Papa ha salutato la donna che, da bambina, 50 anni fa, fu fotografata mentre correva priva di vestiti a causa di un bombardamento in Vietnam.
Un cordiale benvenuto a tutti voi da Felipe Herrera-Espaliat e bentrovati a questa edizione del notiziario in lingua latina.
(SERVIZI)
Papa Francesco ha lanciato un forte richiamo ad evitare il formalismo liturgico ricevendo in udienza sabato 7 maggio il Pontificio Istituto di Sant’Anselmo. Il servizio è di Rosario Tronnolone:
60 anni di storia vengono celebrati dal famoso Pontificio Istituto Sant’Anselmo di Roma, nato per garantire una formazione sulla liturgia in linea con quanto stabilito dal Concilio Vaticano II. In questo contesto, studenti e insegnanti sono stati accolti da Papa Francesco, che ha ricordato loro l’essenza della costituzione Sacrosanctum Concilium, che delinea la riforma liturgica della Chiesa. Sei decenni dopo la sua pubblicazione, il Papa ha visto la necessità di mettere in guardia dalla grande tentazione che sta risorgendo in alcuni settori della Chiesa cercando di fare della liturgia un campo di battaglia per questioni ideologiche che dividono la comunità. Francesco ha detto che quando la vita liturgica è un po’ bandiera di divisione, lì c’è l’odore del diavolo.
Davanti a una folla di migliaia di persone riunite in Piazza di San Pietro, il Santo Padre ha pregato il Regina Coeli nella domenica detta del Buon Pastore. Sentiamo Monia Parente:
Ascoltare, conoscere, seguire. In questi tre verbi è riassunto il legame che c’è tra noi e il Signore. Così Papa Francesco, al Regina Coeli domenicale ha parlato del Vangelo del giorno che ha presentato l’immagine del pastore che sta con le pecore. Il Pontefice ha detto che nella relazione fra noi e Dio, l’iniziativa viene sempre dal Signore, ma la comunione nasce solo se da parte nostra ci sono disponibilità e tempo dedicato al dialogo. E da questo sgorga la sequela di Gesù sulla via del servizio, perché le pecore che ascoltano si scoprono conosciute, seguono il loro pastore e lo imitano. Alla fine del suo discorso, Francesco ha indirizzato un pensiero ai malati di fibromialgia, augurando loro la necessaria assistenza.
(NOTIZIE)
Un incontro particolare è quello che il Papa, alla fine dell’udienza generale di mercoledì, ha avuto con Kim Puch, la donna vietnamita che a nove anni fu fotografata mentre correva priva di vestiti dopo un bombardamento statunitense in Vietnam. Assieme a lei ha ricevuto il saluto del Pontefice l’autore dell’immagine, il fotografo Nick Ut, che nel 1972 ha vinto il premio Pulitzer di giornalismo.
Questo per quanto riguarda le notizie di oggi. Ci risentiamo la prossima settimana, se Dio vuole.