L’osservatore permanente del Vaticano presso l’Organizzazione degli Stati Americani, Juan Antonio Cruz Serrano, ribadisce la vicinanza al popolo devastato dalla crisi umanitaria e dalla violenza e approva la risoluzione “a sostegno di un’operazione di peacekeeping delle Nazioni Unite”
26/10/2024
Nelle parole di William O’Neill, esperto Onu per i diritti umani nel Paese caraibico, la tragedia di un popolo dimenticato, vittima di violenza come mai nel passato. “Tutto è …
L’impegno delle istituzioni cattoliche
A questo proposito, sono ancora le parole di Serrano, “la Santa Sede apprezza che il Documento adottato inviti, tra l’altro, la comunità internazionale a un impegno più ampio a favore di Haiti”. Nel ribadire la vicinanza al popolo haitiano, l’Osservatore dichiara l’apprezzamento per “l’opera di varie istituzioni cattoliche come Caritas Internationalis, Aiuto alla Chiesa che Soffre, nonché di istituzioni locali come diocesi, istituti religiosi e organizzazioni caritatevoli nel rispondere ai gravi bisogni umanitari dell’amato popolo haitiano”.
La crisi di Haiti
L’attuale crisi di Haiti affonda le sue radici nella povertà strutturale del Paese, unita a una corruzione diffusa e a una repressione dei manifestanti culminata nell’assassinio del presidente Jovenel Moise nel 2021. Una serie di governi di transizione instabili ha creato un vuoto di potere nella capitale Port-au-Prince, ora al centro di una guerra tra bande in corso e sempre più mortale. La violenza delle bande ha causato la morte di molti civili, tra cui almeno 115 residenti di una piccola città haitiana massacrati all’inizio di ottobre. La risoluzione dell’OSA e la spinta di Haiti per un’operazione formale di mantenimento della pace da parte delle Nazioni Unite seguono il dispiegamento di una missione di sicurezza guidata dal Kenya, ostacolata da finanziamenti inadeguati e dalla mancanza di attrezzature. Un dispiegamento delle Nazioni Unite potrebbe utilizzare processi più sistematici e fondi internazionali per porre fine alla violenza delle bande.