Benedetta Capelli – Città del Vaticano
Un’economia di guerra per contrastare la pandemia che ha provocato uno “tsunami di sofferenza”. Sono le parole del segretario generale dell’Onu Guterres all’apertura dell’Assemblea dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. La fotografia scattata da Guterres fa impressione. La pandemia ha provocato oltre 3,4 milioni di vittime, tra questi 115mila operatori sanitari, persi 500milioni di posti di lavoro, i bilanci delle imprese segnano perdite per trilioni di dollari. E in questa guerra contro il Covid – perché di guerra si tratta, ammette il numero uno dell’Onu – serve un’economia che la contrasti perché è altissimo il rischio per le persone vulnerabili.
Una doppia velocità
“Vi esorto a prendere decisioni coraggiose”, aggiunge Guteress, ricordando lo “tsunami della sofferenza” che la pandemia ha provocato e la necessità di una solidarietà internazionale perché si arrivi ad un approccio coordinato nel contrasto al virus. No ad una risposta a due velocità con i Paesi più ricchi che vaccinano e fanno ripartire l’economia e quelli poveri che sono fermi. Haiti, uno dei 10 Paesi al mondo che non ha ancora iniziato la campagna vaccinale, ha decretato l’emergenza sanitaria. Attende il soccorso di Covax. L’India ha annunciato di aver superato la soglia dei 300mila morti per il coronavirus, diventando il terzo paese al mondo con più vittime dietro gli Stati Uniti e il Brasile.