Green Pass, Forum sociosanitario: consentirà di tornare ad una vita sociale normale

Vatican News

Amedeo Lomonaco – Città del Vaticano

Entra in vigore il 6 agosto, in Italia, l’obbligo del Green Pass per poter andare al ristorante, al cinema o a teatro. Nel pomeriggio è iniziato l’incontro tra governo e Regioni sul nuovo decreto che introduce questo strumento anche per la scuola e i trasporti. Tra gli obiettivi dell’esecutivo, che studia nuove misure, quelli di dare un’ulteriore spinta alla campagna di vaccinazione e di ridurre i rischi di una nuova ondata del virus a causa della variante Delta. Intanto, negli Stati Uniti, l’amministrazione Biden starebbe lavorando ad un piano secondo cui tutti gli stranieri per entrare nel Paese dovranno dimostrare di aver completato il ciclo di immunizzazione. Il presidente francese, Emmanuel Macron, in un videomessaggio sottolinea, inoltre, che si deve proseguire nella lotta contro la pandemia: “Sarei il primo ad essere felice – afferma – se abbandoniamo il Green Pass sanitario, la mascherina, i gesti di barriera contro il virus; ciò significherebbe una cosa molto semplice, che la battaglia sarebbe vinta e che avremmo sconfitto l’epidemia”.  “Purtroppo – aggiunge – non è così, siamo di fronte alla quarta ondata, quindi dobbiamo continuare ad agire per salvare vite umane, proteggere tutti”. Campagna di vaccinazione e Green Pass sono strumenti preziosi per vincere la pandemia anche per il Forum delle associazioni sociosanitarie. Il presidente nazionale di questo organismo, il dottor Aldo Bova, nell’intervista rilasciata a Vatican News, ricorda che si tratta di un passo importante per tornare ad una vita sociale normale.

Ascolta l’intervista al dottor Aldo Bova

Vaccini e Green Pass sono strumenti preziosi. Con la vaccinazione diminuiscono i soggetti ammalati in modo serio. Diminuisce anche il numero di persone che possono infettare. E quando una persona (vaccinata, ndr) si infetta, dato che il suo organismo reagisce molto bene al virus, nel giro di poco tempo lo annulla e quindi, difficilmente, può infettare gli altri. Per quanto riguarda il Green Pass, a mio parere, è molto utile. Indubbiamente, non si possono costringere le persone, a meno che non ci sia una legge, a vaccinarsi. Però le persone che non si vaccinano, e allo stato attuale hanno il diritto di farlo, non devono stare nella condizione di danneggiare gli altri. Il Green Pass è una salvezza perché non solo tutela coloro che sono stati già vaccinati, ma dà anche la possibilità di continuare la vita sociale normale. Tante persone, purtroppo, si fanno convincere e fanno parte dell’elenco dei cosiddetti no vax. Vanno rispettati ma molte volte, alcuni di queste persone non riescono ad avere la cultura per capire l’importanza sociale della vaccinazione, di un mezzo come il Green Pass. Non solo tutela le persone vaccinate, ma anche il lavoro, l’economia e consente alla società di andare avanti.

La maggior parte della popolazione, non solo italiana, ha compreso la necessità dei vaccini e anche l’importanza del Green Pass. Come relazionarsi con chi, invece, è contrario a questi strumenti e qual è, in questo specifico ambito, la responsabilità dei medici, degli operatori sanitari?

Io credo che la responsabilità dei medici e degli operatori sanitari sia grandissima. Specialmente la responsabilità dei medici di famiglia che hanno un ruolo immane nel rapporto con ciascun paziente. Ogni medico può anche agire nel suo mondo, in famiglia. Io ho l’onore di essere il presidente nazionale del Forum delle associazioni sociosanitarie. Fanno parte del Forum 11 associazioni tra cui Medici cattolici, Farmacisti cattolici, Movimento per la vita, Movimento cristiano lavoratori, Unitalsi e altre realtà. Ho pregato tutti gli amici presidenti di far diffondere, attraverso le loro associazioni, i valori di solidarietà e, nell’ambito della solidarietà, di far capire l’indispensabilità e l’utilità della vaccinazione e del Green Pass. Anche le associazioni del mondo cristiano e del mondo sociale, che hanno nelle loro finalità il bene comune, credo che abbiano il dovere di relazionarsi con le famiglie, con gli amici. E di far passare questo valore dell’importanza della vaccinazione e del Green Pass che significa rispetto reciproco. 

E significa vincere la pandemia che ha generato danni enormi alla salute di tutta l’umanità e conseguenti ripercussioni economiche, educative, sociali, occupazionali. Il mondo, con queste disuguaglianze crescenti, adesso sembra di fronte ad un bivio: la cultura dello scarto, che come più volte ha detto Papa Francesco tende ad emarginare i più vulnerabili, o quella invece della solidarietà che porta a vedere tutta l’umanità sulla stessa barca, tutti fratelli. Come può il mondo dei medici e degli operatori sanitari, in particolare cattolici, impegnarsi per rendere percorribile questa strada della fratellanza?

Si devono far passare questi valori di solidarietà trasferiti, in particolare, nella necessità di far uscire i fondi per vaccinare il mondo intero, specialmente le zone del mondo più povere, dove un numero bassissimo di persone è stato vaccinato. C’è quindi da lavorare molto proprio nello spirito pratico di solidarietà intelligente di cui ci parla continuamente Papa Francesco.