Il Paese ellenico alle prese, dopo la vittoria di Neo Dimokratia, con un problema di ingovernabilità. Il 40% dei consensi non basterà al premier Mitsotakis a formare una maggioranza di governo. Dunque, probabili nuove elezioni e ritorno alle urne con la nuova legge elettorale
Diego Lautaro – Città del Vaticano
Si è concluso lo spoglio delle schede elettorali in Grecia, dove le elezioni politiche hanno sancito la netta vittoria del partito di centrodestra, Neo Dimokratia. Riconfermato, dunque, il capo del governo uscente Mitsotakis con una maggioranza tale da doppiare il 20% del primo partito dell’opposizione, Syriza, guidato dall’ex premier socialista Tsipras. Al terzo posto i social-democratici del Pasok, che ottengono il 12% dei voti. Segue il Partito Comunista al 7%, che supera l’estrema destra di Greek Solution, ferma al 4,5%. Tonfo clamoroso per l’ex ministro delle finanze, Yanis Varufakis, il cui partito di sinistra MeRA25 non ha superato la soglia del 3% che gli avrebbe consentito di entrare in Parlamento.
Continuare la ripresa economica
Una vittoria schiacciante per Neo Dimokratia, dunque. È stata così premiata la politica di ripresa economica basata sul commercio e sull’investimento nel settore turistico, entrambi comparti che, dal post-pandemia, hanno fatto registrare in Grecia una forte impennata. Il Paese ellenico sta vivendo infatti un rilancio economico superiore anche a diversi stati membri dell’Unione Europea. Lo afferma nell’intervista concessa a Radio Vaticana – Vatican News, Federico Castiglioni, ricercatore dell’Istituto Affari Internazionali. A questo, si aggiungono, poi, le scelte in politica estera e, soprattutto, la gestione della questione migranti. Dopo la Finlandia, ricorda lo studioso, in Europa arriva infatti un altro risultato elettorale che premia la sfera politica più a destra, per quanto riguarda l’arrivo di immigrati e la governance dei flussi migratori.
Nuovo voto a giugno
Il 40% marca così una vittoria netta, che sorprende anche i sondaggisti locali. Alla vigilia della tornata elettorale, infatti, questi ultimi avevano erroneamente predetto un testa a testa tra Mitsotakis e Tsipras. Nonostante l’ampio gap tra i due, però, il centrodestra non è riuscito comunque a raggiungere la maggioranza assoluta dei seggi. Per questo motivo, come annunciato dallo stesso premier, il leader di Neo Dimokratia rimetterà subito il mandato nelle mani della presidente della repubblica greca, Aikaterini Sakellaropoulou. Già il 25 giugno prossimo, quindi, potrebbero esserci delle nuove elezioni nazionali, che si svolgeranno, però, sotto un sistema elettorale diverso, votato durante la legislatura precedente, in cui è previsto un bonus di 50 seggi per il partito uscito vincitore dalle urne. Grazie a questa nuova possibilità che si è concesso durante lo scorso mandato, Mitsokatis ha dichiarato che potrà finalmente rispettare il volere dei cittadini greci emerso dalle elezioni: non ci saranno alleanze di governo con nessun altro partito e Neo Dimokratia, afferma Castiglioni, potrà governare in autonomia senza condizionamenti.