Gmg, l’entusiasmo di ragazzi e ragazze in cammino verso Lisbona

Vatican News

Tanti giovani da ogni parte del mondo in partenza per la capitale lusitana per rispondere all’appello di Papa Francesco. Alessandro, Vanessa, Agostina: nelle loro voci le attese e speranze di chi sa di vivere un evento “trasformante”

Emanuela Prisco – Città del Vaticano

La Giornata Mondiale della Gioventù non è un semplice viaggio ma è un pellegrinaggio, un vero incontro con giovani di tante realtà. È l’opportunità per scoprire ancora una volta la bellezza di un Dio che ama ognuno personalmente e singolarmente, per farsi raccontare attraverso l’esperienza della fede quanto i giovani siano importanti ed essenziali per la Chiesa, come ricorda Francesco nella Christus Vivit: “Tutti i giovani, nessuno escluso sono nel cuore di Dio e quindi nel cuore della Chiesa”.

Nuovi stimoli nella fede

Aria di festa e attesa per vivere questa 37° edizione dell’evento mondiale che sarà, come ormai da decenni, occasione per avere nuovi stimoli nella fede ed essere provocati da nuove esperienze e riflessioni. Sono questi alcuni dei motivi che spingono i giovani a muoversi verso Lisbona, giovani provenienti da associazioni, movimenti, che sono cresciuti negli oratori, proprio come Alessandro, milanese di 22 anni che sin da piccolo frequenta l’oratorio ed oggi parte per Lisbona come educatore.

Alessandro racconta a Vatican News di aver deciso di partecipare a questa Gmg in Portogallo, dopo aver partecipato lo scorso anno al cammino di Santiago, perché si aspetta sempre di respirare un clima di amicizia e condivisione non solo con i suoi amici ma anche con le persone che incontrerà durante il suo percorso. Come tanti ragazzi anche lui vive oggi un momento in cui la sua fede oscilla tra grande entusiasmo e momenti di “sterilità”, ma vuole restare in ascolto e per lui la Gmg è proprio il modo per farlo. Vuole insieme agli altri pellegrini vivere la bellezza della fede e di essa farne esperienza viva attraverso i vari eventi che saranno proposti.

Vanessa, di Monza, attiva nella sua parrocchia, condivide invece la sua tristezza nel vedere che molti ragazzi si avvicinano all’ambiente ecclesiastico e dell’oratorio non per vero interesse ma solo per poter ottenere crediti scolastici. La cosa la rammarica molto perché per lei la Chiesa è un “ambiente gioioso”. Ed è proprio la gioia, dice, ciò che accresce la sua fede e che spera di sperimentare durante la Gmg.

Chiesa che rispecchia chi la rappresenta

In molti luoghi, oggi, la Chiesa è una Chiesa che è definita da chi la rappresenta, evidenziano alcuni ragazzi. Ci sono moltissime realtà dove si fa esperienza di una Chiesa viva e molto è dovuto anche all’entusiasmo di animatori – sacerdoti, religiose, laici – che per primi hanno fatto esperienza della bellezza di appartenere a Cristo e che suscitano nei ragazzi l’ardore e l’interesse evangelico. Da essi dipende molto l’esperienza che ogni ragazzo e ragazza ha con la Chiesa e con Cristo. D’altro lato purtroppo la Chiesa mostra anche un volto stanco dove si tende a voler “conservare” non dando allo Spirito Santo la possibilità di portare la novità che Papa Francesco tanto vuole comunicare alla Chiesa.

Entusiasmo e speranza

I giorni che mancano all’inizio di questa Gmg possono essere descritti da due parole: entusiasmo e speranza, colonne che caratterizzeranno l’evento a Lisbona. Un evento che cambia la vita, come dice a Vatican News Agostina, argentina, volontaria alla Giornata mondiale della gioventù. Per lei vivere questo appuntamento significa poter fare esperienza dell’universalità della Chiesa, “una Chiesa che è famiglia”. La ragazza racconta che fare il volontario è inizialmente partecipare e soprattutto servire in un luogo con altri giovani che sono estranei, ma che poi si ritrovano come una grande famiglia mondiale. Un’esperienza che per Agostina è “grande e trasformante”.