Gli auguri del Papa per il capodanno lunare: pace, salute e vita serena

Vatican News

Antonella Palermo – Città del Vaticano

“Che il nuovo anno tutti possano godere la pace, la salute e una vita serena e sicura”. E’ l’augurio espresso dal Papa dopo la preghiera mariana domenicale, ricordando che il 1° febbraio si celebra in tutto l’Estremo Oriente, nonché in varie parti del mondo, il capodanno lunare.

La solidarietà per la prosperità tra i popoli

Francesco rivolge il suo cordiale saluto in questa circostanza sottolineando la bellezza che si crea “quando le famiglie trovano occasione per radunarsi e vivere insieme momenti di amore e di gioia”. E aggiunge: “Molte famiglie, purtroppo, non riusciranno quest’anno a riunirsi a causa della pandemia. Spero che presto potremo superare la prova”. E, infine, l’auspicio: “Che, grazie alla buona volontà delle singole persone e alla solidarietà dei popoli, l’intera famiglia umana possa raggiungere con rinnovato dinamismo traguardi di prosperità materiale e spiriruale”.

L’anno della Tigre

Il Tet, il “Capodanno lunare” che si celebra il 1° febbraio, dà inizio all’Anno della Tigre. E’ la più importante festività tradizionale per i vietnamiti, ma anche per la Cina, la Mongolia, la Corea. La data cambia ogni anno, ma è sempre compresa tra il 21 gennaio e il 20 febbraio. Il nome cinese del capodanno è 春节 Chūn Jié, tradotto come “Festa della Primavera”. In questo periodo le celebrazioni durano 16 giorni, dalla vigilia di Capodanno alla Festa delle Lanterne. Si festeggia anche in Malesia, Singapore e nelle Filippine.

Un clima di condivisione con i più poveri

Si tratta di una occasione in cui molte organizzazioni sociali e religiose donano ai poveri cibo e denaro, in un clima di conviviale e domestica festa. Si cerca di sperimentare una condivisione per aiutare i vulnerabili, i vagabondi, gli anziani soli e deboli, i malati. Nelle parrocchie e nelle diocesi cattoliche del Vietnam, per esempio, il capodanno lunare assume una caratterizzazione speciale, unita alla fede in Cristo. Come da tradizione vietnamita, la vacanza del Tet è un tempo per visitare amici e parenti in uno spirito di grande cordialità. Come riporta l’agenzia Fides – in un incontro in occasione del Tet con dignitari di diverse religioni nella città di Danang il 24 gennaio scorso – il presidente del Comitato del popolo di Danang ha espresso sinceri ringraziamenti alle organizzazioni cristiane per il loro contributo in un momento difficile a causa del Covid-19.

La solidarietà che accomuna le religioni

Molti istituti religiosi, ordini religiosi e parrocchie si sono infatti prodigati mettendosi a disposizione sia a in ambito sanitario, per la cura dei pazienti, sia negli aiuti agli indigenti, ai disoccupati, ai nuovi poveri. Ciò che si vive nei giorni del Capodanno lunare è per i cattolici in questi paesi asiatici un prolungamento dello spirito vissuto durante il periodo natalizio, che ha visto leader civili e religiosi non cristiani recarsi nelle case e negli uffici vescovili e parrocchiali per porgere gli auguri ai cattolici. Le autorità civili hanno più volte sottolineato che il pieno coinvolgimento dei cattolici nella vita sociale della nazione contribuisce al benessere collettivo del Paese.