“L’ultimo miglio” dei pellegrini si presenta completamente riorganizzato con il recupero di un tratto ferroviario dismesso e un’accoglienza stabile dedicata all’ingresso in San Pietro
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Grazie all’intesa tra la Fabbrica di San Pietro e la Fondazione Homo Viator – San Teobaldo della Diocesi di Vicenza, dallo scorso maggio è attivo in San Pietro un servizio di volontariato stabile per l’accoglienza e l’accompagnamento dei viandanti lungo il percorso, fino alla meta: la Basilica di San Pietro. Romea Strata (questo il nome dell’iniziativa e dell’omonimo cammino) unisce tradizione, spiritualità e accoglienza. Oltre al percorso riservato in Piazza San Pietro per evitare le file dei turisti alla quotidiana Messa del Pellegrino, è disponibile, per tutti i viaggiatori, la digitalizzazione e sistematizzazione della raccolta dei loro dati di arrivo (come avviene già ad Assisi o Santiago) e il riconoscimento dell’attestato del Testimonium, una pregiata pergamena con le icone dei Santi Pietro e Paolo, consegnato a tutti i pellegrini, a prescindere dal tratto che avranno percorso, purché non inferiore ai cento chilometri.
A cavallo o in bicicletta
Al mattino e al pomeriggio i volontari, già formati, accolgono, all’interno della postazione installata sulla piazza al “varco oranti”, i pellegrini che giungono a piedi e in bicicletta. Ma anche a cavallo. Alberto Castello de Pereda, “pellegrino per la paz” (come si identifica) è spagnolo, giunto nei giorni scorsi a Roma a piedi direttamente da Gerusalemme al termine di un lungo e duro cammino, reso ancora più insidioso dal conflitto israelo-palestinese. Lo scorso maggio una coppia pisana, invece, arrivò in Piazza San Pietro a cavallo. Non si contano, invece, pellegrini giunti in bicicletta. Da giugno ad ottobre 2024 sono stati 3700 i Testimonium rilasciati dal personale della Basilica addetto all’accoglienza.
Volontariato attivo
Il Giubileo 2025 rappresenta una straordinaria opportunità di rinnovamento spirituale e di incontro. Come per i secoli passati, anche oggi chi si fa pellegrino sperimenta nella propria vita il cammino con Dio, il desiderio di far crescere la propria fede e di raggiungere la meta con la preghiera del cuore. E una delle esperienze segnanti di questo anno giubilare è senza dubbio rappresentata dal volontariato attivo per l’accoglienza a Roma dei pellegrini di tutto il mondo.
Accoglienza e raccoglimento
Il cardinale Mauro Gambetti, arciprete della Basilica di San Pietro e presidente della Fabbrica di San Pietro ha dichiarato: “Siamo contenti che la Fondazione Homo Viator – San Teobaldo ci aiuti nell’accoglienza dei pellegrini che da più parti del mondo giungono sulla tomba dell’Apostolo Pietro. Questa attenzione e vicinanza permette loro di farli sentire maggiormente accolti e benvenuti in questo luogo unico e caro a tutti i fedeli del mondo. In questo modo è possibile favorire il raccoglimento, il momento di interiorità che si crea durante il silenzio del lungo viaggio della fede”. “L’accordo con la Fabbrica di San Pietro è motivo di grande soddisfazione. Siamo l’unico cammino che ha saputo organizzare un ervizio di volontariato stabile per i pellegrini alla meta. La nostra missione è rendere l’arrivo a Roma un momento di grande significato spirituale”, spiega da parte sua don Raimondo Sinibaldi della Fondazione Homo Viator – San Teobaldo.
Il nuovo percorso
Una novità significativa riguarda la modifica dell’ultimo tratto che abbandona la Via Trionfale in favore di un nuovo percorso più semplice, sicuro e gradevole, che approccia la Basilica da una prospettiva inedita, rendendo più semplice e sicuro l’ingresso a Roma. Il nuovo percorso, che conduce i pellegrini direttamente a San Pietro, offre una prospettiva incomparabile sulla città. “Questo nuovo ingresso non solo migliorerà la sicurezza, ma regalerà anche un’esperienza unica, permettendo di vivere intensamente la spiritualità che caratterizza il nostro viaggio verso la nuova Gerusalemme. Ringrazio pertanto i protagonisti di questi lavori, dai partner Amodo e GreenWays alle istituzioni RFI e Roma capitale”, aggiunge don Sinibaldi.
Oltre mille chilometri del percorso
RFI (Rete Ferroviaria Italiana) e Roma Capitale stanno recuperando un tratto ferroviario dismesso come anche il tunnel Monte Ciocci, chiuso da circa dieci anni, valorizzando il paesaggio e creando un’atmosfera favorevole per l’arrivo a San Pietro. Sarà presto annunciata la presentazione della nuova guida della Romea Strata, in collaborazione con l’editore Terre di mezzo: il prodotto offrirà una tracciatura dettagliata di oltre mille chilometri del percorso, evidenziandone non solo la connotazione storica, ma anche i punti di interesse socioculturale e naturale lungo il cammino. La guida sarà uno strumento fondamentale per tutti coloro che desiderano intraprendere questo viaggio, offrendo dettagli narrativi e pratici dal punto di partenza a Tarvisio fino a Roma.