All’Auditorium Conciliazione si è tenuta la conferenza stampa di presentazione degli interventi in vista dell’Anno Santo. Approfondite le questioni relative al cantiere di Piazza Pia, alla pedonalizzazione tra Castel Sant’Angelo e Via della Conciliazione. Il sindaco di Roma Gualtieri: “Vogliamo passare dalla conciliazione all’abbraccio vero e proprio tra l’Italia e il Vaticano”
Sofiya Ruda – Città del Vaticano
In vista dell’Anno Santo del 2025, che aprirà le porte di Roma a milioni di pellegrini, è stato presentato pubblicamente il progetto di riqualificazione e pedonalizzazione di Piazza Pia. Il sindaco Gualtieri, monsignor Fisichella, il sottosegretario Mantovano, l’ammistratore delegato di Anas Aldo Isi e gli assessori capitolini ai Lavori Pubblici Ornella Segnalini e alla Mobilità Eugenio Patanè hanno illustrato l’intervento da 70 milioni di euro di fondi giubilari durante la conferenza “Giubileo, partono i lavori”. La creazione di questa nuova grande piazza pedonale unirà l’area di Castel Sant’Angelo a Via della Conciliazione e alla Basilica di San Pietro. Inoltre, si prevede la creazione di un sottovia che andrà a collegarsi con quello di Lungotevere in Sassia. I lavori saranno eseguiti da Anas grazie a una convenzione con Roma Capitale e inizieranno entro il 21 agosto e termineranno per l’8 dicembre del 2024.
Gratitudine, bellezza e spiritualità
Monsignor Rino Fisichella, delegato da Papa Francesco all’organizzazione del Giubileo 2025 e pro-prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione, durante la conferenza ha espresso profonda gratitudine al governo e al commissario governativo per “la costante e quotidiana collaborazione”, affinché “il Giubileo possa diventare per Roma e per l’Italia un momento di grande accoglienza dei numerosi pellegrini che verranno”. La collaborazione tra la Santa Sede, il governo e il Comune è fondamentale, perché le esigenze dei due Stati hanno bisogno di una piena intesa che favorisca la viabilità e la sicurezza. “Vorrei anche esprimere un pensiero riguardo la bellezza. In una città bella si vive meglio, la violenza viene meno, il degrado si ha paura a metterlo in atto. Stiamo cercando di realizzare proprio questo: Roma diventerà una città ancora più bella, perché ancora di più al servizio dei cittadini, pellegrini e turisti che verranno”. La bellezza, inoltre, aiuterà la contemplazione, esprime il presule. “La bellezza va contemplata e Roma ha bisogno di essere vissuta intensamente. Questo diventa anche esigenza di spiritualità. Il Giubileo è innanzitutto esigenza di spiritualità che desideriamo far vivere a tutti”. Rispondendo alle domande di vari giornalisti di numerose testate, il capo dicastero ha evidenziato l’unicità del progetto. “Roma sarà una città ancora più accogliente di quanto lo è adesso e sarà ancora una volta di più un’esperienza spirituale che viene proposta e che speriamo possa essere vissuta intensamente”.
L’abbraccio tra l’Italia e la Santa Sede
Il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, presentando il progetto alla conferenza, ha parlato dell’importante lavoro che si sta svolgendo. “Iniziamo a fare sul serio con le prime opere importanti. Il grande lavoro sulle strade è già partito. Questi giorni stanno partendo alcuni dei cantieri principali”. Il lavoro nella zona di Piazza Pia è considerato il più importante dal punto di vista simbolico e spirituale, “perché punta a far ricongiungere dei luoghi fondamentali, cioè San Pietro, poi Via della Conciliazione con Castel Sant’Angelo. Vogliamo passare dalla conciliazione all’abbraccio vero e proprio tra l’Italia e il Vaticano”. L’opera consiste non solo nel sottopassaggio, ma soprattutto nella pedonalizzazione di Piazza Pia, con la restituzione alla capitale di spazi bellissimi e importantissimi che saranno riqualificati”. A margine dell’evento, intervistato dai giornalisti, il sindaco ha messo in risalto la straordinarietà e l’importanza storica, urbanistica e architettonica del progetto presentato oggi. “Roma si trasforma per accogliere milioni di pellegrini, ma al tempo stesso il Giubileo è una grande occasione di trasformazione e di miglioramento della città”. Per gli abitanti questo ha un significato molto importante. “Credo sia ora che si restituisca ai romani una grande piazza, una pedonalizzazione e un collegamento. Siamo in un asse fondamentale – ha concluso – che adesso ricongiungiamo”.