Giubileo 2025, Fisichella: azioni concrete su pace e debito

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Presentata un’indagine Deloitte sulle grandi sfide in vista dell’Anno Santo. Il pro-prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione: “Stiamo già ricevendo migliaia di iscrizioni dai pellegrinaggi nazionali, la macchina che già era in movimento adesso diventa più dinamica, noi siamo pronti”

Alessandro Guarasci – Città del Vaticano

Il Giubileo sia accompagnato anche da gesti concreti, soprattutto nei confronti dei più poveri. L’arcivescovo Rino Fisichella, pro-prefetto del Dicastero dell’Evangelizzazione, a margine dell’evento “Globalizzare la solidarietà”, promosso da Deloitte proprio a 100 giorni dall’apertura della Porta Santa, ha affermato che le nostre società presentano aspetti “paradossali. Il primo quello di una ricchezza che aumenta ma aumenta per pochi; e dall’altra, quello di una povertà che aumenta per molti di più”.

Troppi Paesi sotto la soglia di povertà

Monsignor Fisichella ha messo in luce che “ci sono interi Paesi che vivono sotto la soglia della povertà e quindi non è un caso che nel documento di indizione del Giubileo, il Papa faccia anche un appello pressante ai grandi della terra perché abbiano a pensare alle grandi questioni primo fra tutto il debito”. Altra questione importante è “combattere, dove è presente, la pena di morte”.

Migliaia di iscrizioni per il Giubileo del 2025

Dunque, a un centinaio di giorni all’apertura della Porta santa del Giubileo 2025, il pro-prefetto del Dicastero vaticano ha assicurato che tutto sta procedendo come previsto. “Stiamo già ricevendo migliaia di iscrizioni dai pellegrinaggi nazionali, la macchina che già era in movimento adesso diventa più dinamica, noi siamo pronti”, ha detto monsignor Fisichella. In merito alle stime degli arrivi, che potrebbero essere 32 milioni, il presule ha riferito che si tratta “proiezioni”, tuttavia, ha aggiunto: “Quello che posso dire è che nelle diocesi in giro per il mondo vedo molto interesse e tanto senso di voler partecipare a Giubileo”.

Ascolta l’intervista a monsignior Fiischella

Cantieri nei tempi

Sullo stato dei cantieri per il Giubileo del 2025, durante l’evento della Deloitte ha fatto il punto il sindaco di Roma Roberto Gualtieri: “Siamo nei tempi. Degli interventi devono essere finiti per dicembre e altri per marzo, altri per l’estate per Tor Vergata. Hanno tempistiche diverse e ci sono anche interventi ‘con’ il Giubileo e non ‘per’ il Giubileo, previsti dopo l’Anno Santo. Ci sono interventi indifferibili per il Giubileo, mentre altri non devono essere completati per l’apertura della Porta Santa”. E sul cantiere di piazza Pia, il primo cittadino di Roma ha affermato che completarlo “in meno di due anni, cioè dal gennaio del ’23 al dicembre del ’24, è un record, qualcosa di mai successo in Italia”.

Il Giubileo occasione per appianare le disparità

Durante il convegno Deloitte è stato presentato lo studio “Globalizzare la solidarietà”. E’ emerso che il costo annuo dell’inazione rispetto alle grandi questioni socio-economiche del tempo attuale, ammonta a circa 66 mila miliardi di dollari, ovvero circa il 63% del Pil globale. Il cambiamento climatico, l’invecchiamento della popolazione, la polarizzazione della ricchezza rischiano quindi di produrre enormi squilibri che hanno riflessi su milioni di persone. Dall’indagine demoscopica condotta in Italia, Francia, Germania, Spagna, Gran Bretagna e Usa emerge che oggi circa 8 persone su 10 (91% nel caso dell’Italia) pensano che la nostra epoca sia caratterizzata da una maggiore complessità rispetto al passato. Rispetto alle sfide del nostro tempo, meno di una persona su due ritiene che si stia facendo il possibile a livello internazionale per porre rimedio.