Sebastián Sansón Ferrari – Vatican News
Pregare in azione di rendimento di grazie per il sinodo digitale: è stato questo l’obiettivo dell’incontro virtuale, organizzato dal Dicastero per la Comunicazione in collaborazione con la Segreteria generale del Sinodo, che si è tenuto sabato pomeriggio, 22 ottobre. All’evento si sono collegati, attraverso la piattaforma Zoom, circa 200 giovani evangelizzatori e influencer cattolici, come pure sacerdoti, religiosi, religiose.
Camminare insieme nella missione digitale
I giovani, che hanno partecipato all’iniziativa “La Chiesa ti ascolta”, hanno chiesto di continuare ad organizzare attività per camminare insieme nella missione digitale. E così è stato. Alla vigilia della Giornata Mondiale delle Missioni, la riunione è stata ritrasmessa dalla Cappella Clementina, nelle grotte della Basilica di San Pietro, nel luogo esatto dove si trova la tomba dell’apostolo, salda pietra su cui Gesù edificò la sua Chiesa.
Gli influencer in preghiera
La celebrazione è stata presieduta da monsignor Luis Marín de San Martín, sottosegretario del Sinodo, e da monsignor Lucio Adrián Ruiz, segretario del Dicastero per la Comunicazione. L’hanno accompagnata il dottor Paolo Ruffini, prefetto del Dicastero, e la dottoressa Nataša Govekar, direttore della Direzione teologico-pastorale del Dicastero.
Alternando un atto penitenziale, la lettura di un brano evangelico, canti e preghiere tradotti simultaneamente in diverse lingue, gli influencer hanno pregato – tra le tante intenzioni – perché possano vivere la loro missione come buoni samaritani, perché il Buon Padre benedica tutte le comunità e l’ascolto dia frutti abbondanti, e perché il Signore guardi al mondo in guerra e ci conceda il dono della sua pace.
Marín: “Essere Vangelo vivo”
I celebranti hanno preso la parola e hanno pronunciato discorsi brevi e ispiratori, che i partecipanti all’incontro hanno ascoltato con attenzione e per i quali hanno ringraziato di cuore. Monsignor Luis Marín de San Martín li ha ringraziati per la presenza, la creatività e la partecipazione. Ha riconosciuto che a volte non è facile, ma sempre affascinante, poiché si tratta di trasmettere Cristo, di farlo conoscere, di comunicarlo nelle nostre particolari circostanze di tempo, luogo e cultura. “La sfida è nientemeno che essere Vangelo vivo”.
Ruffini: mettere in pratica “i doni” dell’era digitale
Da parte sua, il dottor Paolo Ruffini ha affermato che “non possiamo sotterrare i doni dell’era digitale; non possiamo comportarci come l’uomo che sotterra i suoi talenti. Al contrario, dobbiamo metterli in pratica”. Inoltre il prefetto ha ribadito la necessità che per la Chiesa “di uscire dalle sue mura, di non pensare statico ma dinamico; è tempo di costruire la comunione attraverso tutti gli strumenti della comunicazione; di inventare modi di collaborazione…”.
Ruiz: mostrare Dio in un mondo che necessita speranza
Al termine delle attività, monsignor Lucio Ruiz ha incoraggiato i giovani a continuare a sognare insieme e “a fare cose belle che mostrino la gioia di Dio in un mondo che ha bisogno di speranza”. “Siate forti e coraggiosi nella missione, siate pazienti e perseveranti nei momenti di difficoltà, che la croce e la persecuzione vi rafforzino e vi santifichino, vivete sempre la comunità e la comunione, e non smettete mai d’irradiare la pace e la gioia di Cristo”, ha chiesto. “Che Dio vi benedica, al prossimo incontro, e ricordatevi: andate, andate ad annunciare il Signore fino ai confini del mondo!”, è stato l’incoraggiamento del segretario del Dicastero per la Comunicazione.