Il 17 settembre si svolgerà la celebrazione per sostenere i sacerdoti, annunciatori del Vangelo in parole ed opere nell’Italia di oggi e punto di riferimento per le comunità parrocchiali. Massimo Monzio Compagnoni, responsabile del Servizio per la promozione del sostegno economico alla Chiesa: “Siamo comunità quando ci mettiamo al servizio degli uni e degli altri. Dobbiamo essere una sola famiglia unita, sacerdoti e laici insieme”
Camilla Dionisi – Città del Vaticano
Torna domenica 17 settembre la Giornata nazionale delle offerte per il sostentamento del clero diocesano, celebrata nelle parrocchie italiane. La Giornata, giunta alla XXXV edizione, permette di ringraziare i sacerdoti, simbolo luminoso della comunità parrocchiale, annunciatori del Vangelo e promotori di progetti anticrisi per famiglie, anziani e giovani in cerca di occupazione. Un vero punto di riferimento per le comunità parrocchiali. La Giornata, inoltre, rappresenta il tradizionale appuntamento annuale di sensibilizzazione sulle offerte deducibili. A parlarne è Massimo Monzio Compagnoni, responsabile del Servizio per la promozione del sostegno economico alla Chiesa.
I sacerdoti: simbolo luminoso della comunità cristiana
La Giornata nazionale delle offerte ha lo scopo fondamentale di ricordare a tutta la comunità l’importanza dei sacerdoti e del loro sostegno. Inoltre, evidenzia la rilevanza del ruolo della comunità nel supportare i sacerdoti nel loro lavoro. “Spesso nelle periferie più abbandonate e degradate – spiega Monzio Compagnoni – la presenza della comunità cristiana è veramente l’unico segno di speranza e l’ultimo baluardo di legalità. I loro sacerdoti ne sono un simbolo luminoso. La cronaca di questi giorni ce lo dimostra: Don Patriciello è l’esempio di come, senza preoccuparsi dei seri rischi in cui incorre inimicandosi le mafie, non cessa di farsi cassa di risonanza per il grido di dolore di questa comunità. Altrettanto importanti – conclude – sono tutti quei sacerdoti di cui non parla nessuno che nelle 25 mila parrocchie in Italia sono i punti di riferimento che tengono viva la comunità e la Fede, tengono accesa la speranza e che quotidianamente sono attivi e attenti agli ultimi con la carità”.
Il gesto dell’offerta
All’impegno dei sacerdoti deve corrispondere altrettanta generosità da parte della comunità parrocchiale nel prendersi cura di loro. “Per questo – continua Monzio Compagnoni – insistiamo sull’importanza delle offerte deducibili. Basta poco, donato però con consapevolezza e da tante persone. Il gesto dell’offerta ha anche un valore pastorale fondamentale, perché è il riconoscimento che la comunità fa del ruolo del suo pastore e della sua missione: una comunità corresponsabile che si affianca e sostiene il suo sacerdote anche nella gestione delle risorse economiche e di tutte le attività che necessitano di denaro”.
Uniti nel dono
Come spiega il responsabile, il corpo della Chiesa è costruito dai fedeli che si radunano intorno all’altare e ai sacerdoti. “Siamo comunità nella misura in cui ci amiamo e ci mettiamo al servizio degli uni e degli altri. Questa testimonianza comunitaria possiamo darla soltanto se siamo davvero una sola famiglia unita, sacerdoti e laici insieme”. “Il sito per il sostegno dei sacerdoti l’abbiamo chiamato Uniti nel dono – conclude – proprio per questa necessità di essere uniti, come sono uniti i sacerdoti in Cristo in modo unico e speciale ed è unita a lui la comunità in modo indissolubile”.