Ginevra, la Missione della Santa Sede celebra la Giornata mondiale della pace

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Dal 2009 la rappresentanza vaticana presso le Nazioni Unite e altre Organizzazioni internazionali ospita ogni anno un incontro di preghiera con la diocesi di Lausanne, Genève et Fribourg per riflettere sul tema con rappresentanti della comunità internazionale e di diverse denominazioni religiose

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Un’occasione per riflettere e condividere più ampiamente con la comunità diplomatica a Ginevra il messaggio di Papa Francesco per la Giornata mondiale della pace, incentrato quest’anno su «Intelligenza artificiale e pace». L’ormai tradizionale incontro della Missione della Santa Sede a Ginevra, svoltosi ieri 30 gennaio, è stata ospitato dalla chiesa di San Nicola di Flue, nella capitale elvetica, alla presenza del cardinale prefetto del Dicastero per il Dialogo Interreligioso Miguel Ángel Ayuso Guixot e di numerosi ambasciatori, alti dirigenti di varie organizzazioni internazionali, personale di altre missioni diplomatiche. Assieme a loro rappresentanti religiosi delle comunità cristiana, ebraica, musulmana e buddista, delegati delle Ong, fedeli della diocesi e amici e personale della Missione della Santa Sede a Ginevra.

L’arcivescovo Ettore Balestrero, osservatore permanente della Santa Sede presso le Nazioni Unite e altre Organizzazioni internazionali a Ginevra, ha aperto l’evento dando il benvenuto alle numerose persone presenti in chiesa. Il cardinale Ayuso ha poi offerto una riflessione sul tema di quest’anno per la Giornata mondiale della pace. Ha sottolineato che solo se il progresso tecnologico è accompagnato da un quadro etico, ispirato dalla dignità della persona umana, dal bene comune e dalla fratellanza, può fiorire una cultura di pace ed essere possibile un mondo migliore.

Sono state poi condivise brevi riflessioni dai seguenti ospiti: il dottor Benadmon, Gran rabbino della comunità israeliana di Ginevra, la signora Eberlé, presidente della Chiesa protestante di Ginevra, il venerabile Dhammika, direttore del Centro internazionale buddista di Ginevra, Sua Eminenza il metropolita Maxime della Svizzera, della Chiesa ortodossa greca, e Cheikh Bentounès, presidente onorario di Aisa international. Le riflessioni sono state intervallate da invocazioni di preghiera in arabo, cinese, francese, inglese, russo e spagnolo e da musica dei cori filippino e africano della parrocchia. Gli ospiti interreligiosi hanno quindi ricevuto in dono un ramoscello d’ulivo, come ricordo dell’evento e segno dei nostri sforzi comuni per la pace. Il vescovo di Losanna, Ginevra e Friburgo Charles Morerod ha poi chiuso la serata con la preghiera di pace attribuita a san Francesco d’Assisi