Chiesa Cattolica – Italiana

Gaza, la testimonianza di un giovane cristiano: la speranza più forte della guerra

Pubblichiamo la testimonianza da Gaza City di Suhail Abudawood, giovane cattolico diciottenne, che ha appena terminato le scuole superiori ed è attivo nella vita quotidiana della chiesa della “Sacra Famiglia”. In questi giorni di guerra e di raid sulla Striscia, Suhail ha trovato rifugio, assieme ad altre 700 persone, all’interno della parrocchia. Con lui, tanti cristiani cattolici e ortodossi

Ciao a tutti. Mi chiamo Suhail Abodawood, vivo a Gaza e ho 18 anni. Il 7 ottobre è iniziata la guerra. Non parlerò di politica; parlerò in modo spirituale. All’inizio pensavo di sognare, ma poi ho capito che non era uno scherzo. Abbiamo lasciato le nostre case e siamo andati in parrocchia, la chiesa della Sacra Famiglia (una chiesa cattolica), perché so che la salvezza e la sicurezza sono nelle mani del mio Signore Gesù Cristo. Proprio ora sto pregando e digiunando nella chiesa, e credo fortemente che questo sia il momento giusto per far crescere e migliorare la mia vocazione in questa triste e difficile situazione, recitando il Rosario, partecipando alla Santa Messa quotidiana e meditando con grande fede, e che Dio ci salverà dalla guerra.

Prego nella chiesa ogni giorno, e ogni volta che prego sento forti rumori di razzi che cadono in un posto vicino alla chiesa, ma quando uso la fede, tutto ciò che m’interrompe scompare. Come ha detto san Carlo Acutis, “da sempre siamo attesi in Cielo”. Stiamo attendendo la nostra salvezza con cuore grande e siamo sempre consapevoli che la speranza cristiana e la più forte in assoluto. Nostro Signore Gesù Cristo ci salverà da questi giorni difficili e crediamo che fintanto che i nostri cuori saranno con Gesù, saremo sempre in un luogo sicuro e una sicurezza duratura.

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