Gaza, assediato l’ospedale al-Shifa

Vatican News

36.mo giorno di guerra: oltre 11 mila i morti palestinesi, secondo Hamas; almeno 1.200 quelli israeliani. Si intensificano gli attacchi di Israele intorno al nosocomio

Amedeo Lomonaco – Città del Vaticano

Guerra in Medio Oriente: l’Arabia Saudita ospita oggi un vertice straordinario tra Lega Araba e Organizzazione della Cooperazione Islamica “in risposta alle circostanze eccezionali che si stanno verificando a Gaza”. Intanto, il direttore dell’ospedale al-Shifa ha riferito che sono almeno 50 le persone rimaste uccise in seguito al bombardamento, venerdì mattina, di una scuola a Gaza dove si rifugiano numerosi sfollati. Proprio l’area esterna del nosocomio, dove nelle ultime ore si è registrato un nuovo blackout totale, continua ad essere teatro di violenti combattimenti. Israele ritiene che in questa zona si trovi il comando centrale di Hamas.

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L’esercito israeliano “si prepara a combattere per un anno”

Si continua dunque a combattere nella Striscia. Secondo fonti di stampa, le forze armate israeliane si stanno preparando a combattere a Gaza per un anno con l’obiettivo – scrive il quotidiano “Times of Israel” – di “arrivare alla quarta fase di questa guerra: l’ingresso di un nuovo governo a Gaza che non sia Hamas e non sia sostenuto dagli iraniani”. Israele ha smentito poi che ci sia un accordo per il rilascio di donne e minori palestinesi detenuti in cambio di 100 ostaggi. Il premier Netanyahu ha ribadito inoltre che l’esercito continuerà a mantenere il controllo su Gaza anche dopo la guerra. Il presidente francese Emmanuel Macron ha lanciato un nuovo appello durante una intervista alla Bbc: “Israele interrompa i bombardamenti”. “I civili vengono bombardati. Non c’è alcuna ragione per questo e nessuna legittimità”. È stato anche reso noto che il leader di Hezbollah, Sayyed Hassan Nasrallah, terrà oggi un nuovo discorso pubblico, il secondo dall’inizio della guerra in Medio Oriente.

Una crisi dell’umanità

Almeno 20 dei 36 ospedali della Striscia di Gaza  non sono più operativi a causa dei pesanti bombardamenti, Lo ha ricordato il direttore generale dell’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms), Tedros Adhanom Ghebreyesus, sottolineando che “in media, a Gaza, viene ucciso un bambino ogni dieci minuti”. L’ambasciatore cinese all’Onu Zhang Jun, intervenendo alla riunione del Consiglio di Sicurezza su Gaza, ha dichiarato infine che “la protezione dei civili non può essere ritardata. Non c’è tempo da perdere nel salvare vite umane”. “Questa – ha affermato il diplomatico citando le parole del segretario generale Antonio Guterres – non è una crisi umanitaria… ma una crisi dell’umanità”.