Ci sono anche bambini tra le vittime degli attacchi israeliani di ieri sulla Striscia, mentre si intensificano le operazioni militari nel nord e in Libano. Colpita una base di Unifil dai razzi di Hezbollah
Stefano Leszczynski – Città del Vaticano
Sono 143 i morti accertati a Beit Lahiya,nella Striscia di Gaza, in seguito a due distinti bombardamenti aerei israeliani avvenuti ieri. Tra le vittime anche molti bambini. Gravi le difficoltà per dare assistenza ai feriti – denunciano fonti sanitarie locali – a causa dell’arresto da parte dell’IDF di decine di medici durante i rastrellamenti avvenuti lo scorso fine settimana con lo scopo di catturare i miliziani di Hamas. Almeno 77 le vittime invece in diversi attacchi sul Libano.
Gaza al collasso
Le martellanti operazioni militari nel nord della Striscia di Gaza stanno sollevando forti preoccupazioni internazionali per il peggioramento della già drammatica situazione umanitaria. La situazione è precipitata da lunedì scorso quando è stato approvato il provvedimento che mette al bando l’UNRWA, l’agenzia umanitaria delle Nazioni Unite impegnata nella distribuzione di cibo, acqua e medicinali. Dall’inizio della Guerra a Gaza sono morti oltre 43mila palestinesi e almeno il 90% della popolazione che ammonta a poco più di due milioni di persone è stato costretto a fuggire dalle proprie case e rifugiarsi in campi profughi provvisori
La guerra anche in Libano
Bombardamenti e vittime anche in Libano dove Hezbollah ha annunciato di voler continuare a colpire il territorio israeliano. Nella giornata di ieri otto Soldati austriaci dei caschi blu del contingente Unifil sono stati feriti in un attacco missilistico. Questa mattina l’esercito israeliano ha invitato i residenti della città di Baalbek e di diverse località nel Libano orientale a evacuare le loro case, affermando di voler effettuare operazioni militari contro le installazioni del movimento filo-islamico Hezbollah nella zona.