Allarme dalla Fao per la Striscia, mentre l’Unwra denuncia che oltre 150 sue strutture sono state distrutte. Incursione dell’esercito israeliano nel nosocomio per scovare esponenti di Hamas
Alessandro Guarasci – Città del Vaticano
Non accenna a diminuire la tensione nella Striscia di Gaza, dove i combattimenti coinvongono sempre più da vicino l’ospedale Shifa ed è sempre più evidente la crisi alimentare dei profughi.
Assediato l’ospedale Shifa
L’ospedale Shifa è stato preso d’assalto con un’operazione militare nel corso della notte. I vertici dell’esercito hanno chiesto ai membri di Hamas all’interno di uscire ed arrendersi. Lo ha fatto sapere il portavoce militare, aggiungendo che finora sono state “catturate dai soldati 80 persone sospette”. Il ministero della sanità di Gaza ha fatto sapere che all’interno della struttura sono intrappolate circa 30.000 le persone, tra cui civili sfollati, pazienti feriti e personale medico ed ha lanciato un appello a tutte le organizzazioni internazionali per quello che è stato defininito un “massacro”. Dura condanna anche dell’alto rappresentante Ue Josep Borrell.
A Gaza risi alimentare imminente
L’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’agricoltura (Fao) ha lanciato l’allarme per il rapido peggioramento della crisi alimentare nella Striscia di Gaza, dove si prevede una situazione di carestia entro il prossimo maggio nei governatorati settentrionali: è quanto emerge da un nuovo rapporto pubblicato dall’iniziativa globale Integrated food security phase classification (Ipc).
Ad Israele accuse dall’Unwra
“Oltre 150 strutture dell’Unrwa sono state distrutte, 400 addetti sono stati uccisi e più di 1.000 feriti a causa della guerra israeliana contro Gaza. Israele ha arrestato diversi dipendenti dell’agenzia e li ha maltrattati”, e questo mentre “un gran numero di civili e bambini continua a morire e la fame aumenta”. Lo ha detto il commissario generale dell’Unrwa Philippe Lazzarini incontrando al Cairo il ministro degli Esteri egiziano Sameh Shoukry, al quale ha esposto le enormi difficoltà che sta incontrando l’agenzia dell’Onu per i rifugiati palestinesi nel prestare aiuto alla popolazione civile della Striscia di Gaza. Lazzarini afferma poi che gli sarebbe stato negato l’ingresso a Gaza.