L’arcivescovo segretario per i Rapporti con gli Stati e le Organizzazioni Internazionali ha incontrato questa mattina il presidente del Paese del Sudest asiatico Marcos Jr. e il segretario per gli Affari Esteri Manalo, apprezzando il contributo che i filippini offrono “come cattolici in tutto il mondo al benessere della Chiesa cattolica e di molte delle nostre comunità”
Alessandro Di Bussolo – Città del Vaticano
“Siamo non solo un Paese cattolico, ma un Paese molto cattolico”. Così il presidente delle Filippine, Ferdinand R. Marcos Jr., cattolico, ha salutato l’arcivescovo Paul Richard Gallagher, segretario per i Rapporti con gli Stati e le Organizzazioni internazionali, in visita di cortesia nel Palazzo Presidenziale di Malacañang, a Manila. Monsignor Gallagher è nelle Filippine dal primo luglio, e resterà nel Paese del sud-est asiatico fino al 5 luglio. “Abbiamo continuato a lavorare in stretta consonanza con il Vaticano da molti, molti anni ormai” ha aggiunto il presidente. L’incontro è stato annunciato dalla Segreteria di Stato con un post sul suo account X @TerzaLoggia
La Filippine e l’ordine internazionale basato sulle regole
Prima della visita a Marcos, il rappresentante della Santa Sede ha incontrato, sempre questa mattina, il segretario per gli Affari Esteri della Repubblica delle Filippine, Enrique Manalo. Insieme hanno discusso di questioni comuni che riguardano sia le Filippine che il Vaticano. “Le Filippine continuano e continueranno sempre a sostenere un ordine internazionale basato sulle regole – ha dichiarato Manalo – Riconosciamo il contributo della Santa Sede alla promozione della pace, dei diritti umani e della cooperazione allo sviluppo in tutto il mondo”.
Condivisione di valori tra Santa Sede e Filippine
L’arcivescovo Gallagher ha ricordato che la Santa Sede è particolarmente legata alla relazione con il Paese del sud-est asiatico, “per il contributo molto significativo che i filippini danno, come cattolici, in tutto il mondo, al benessere della Chiesa cattolica e di molte delle nostre comunità”. I cattolici delle Filippine, ha aggiunto il segretario per i Rapporti con gli Stati e le Organizzazioni internazionali, “sono ottimi agenti per l’evangelizzazione e per la condivisione della Buona Novella del Vangelo”. Ed ha concluso ricordando che le priorità per la Santa Sede, in questo momento, “sono chiaramente i molti, troppi conflitti nel mondo oggi, e la necessità di promuovere la pace attraverso il dialogo e i negoziati. E noi crediamo che in molti di questi aspetti la Santa Sede e la Repubblica delle Filippine condividano gli stessi valori, la stessa visione delle cose, e quindi probabilmente potremo lavorare insieme anche in futuro”.
Il programma della visita
Il programma della visita di monsignor Gallagher nelle Filippine prevede il 3 luglio il trasferimento a Malaybalay, nella regione del Mindanao Settentrionale, per partecipare alla sessione plenaria della Conferenza Episcopale delle Filippine. Con i vescovi, il giorno successivo 4 luglio, il presule celebrerà l’Eucarestia nell’Abbazia della Trasfigurazione di Malaybalay. Infine, venerdì 5 luglio, è in programma la partecipazione alla conferenza presso il Foreign Service Institute, affiliato al Ministero degli Affari Esteri, a Manila.