Prosegue la visita del segretario per i Rapporti con gli Stati e le Organizzazioni internazionali in Vietnam (9-14 aprile). I colloqui con il premier Phạm Minh Chính e altri esponenti governativi si sono svolti in un clima molto cordiale. Sottolineati i rapporti positivi tra Santa Sede e Vietnam. In programma incontri con la comunità cattolica vietnamita ad Hanoi, Hue e Ho Chi Minh City
Vatican News
Ieri pomeriggio, 10 aprile, il segretario per i Rapporti con gli Stati e le Organizzazioni internazionali, monsignor Paul Richard Gallagher, ha incontrato ad Hanoi alcuni esponenti del governo vietnamita, tra cui il premier Phạm Minh Chính, il ministro degli Esteri Bùi Thanh Sơn e il ministro degli Interni, la signora Phạm Thị Thanh Trà.
I colloqui si sono svolti in un clima molto cordiale. Il premier Phạm Minh Chính ha affermato che le relazioni tra Vietnam e Santa Sede sono molto positive e si sono rafforzate ulteriormente con l’accordo, nel luglio scorso, sul rappresentante pontificio residente, un’intesa definita una importante pietra miliare nella storia dei rapporti bilaterali. Il primo ministro ha sottolineato che il Vietnam è un Paese multireligioso con 27 milioni di credenti, pari al 27% della popolazione, con una comunità cattolica in forte crescita con oltre 7,2 milioni di fedeli.
Anche monsignor Gallagher, da parte sua, ha espresso soddisfazione per i buoni rapporti bilaterali auspicando che si possa svolgere presto la prossima riunione, l’undicesima, del Gruppo di lavoro congiunto Vietnam-Santa Sede. Si è detto quindi felice per il contributo che la comunità cattolica offre allo sviluppo della società vietnamita. Durante i colloqui si è parlato anche di una visita di Papa Francesco in Vietnam.
Il programma della visita di mons. Gallagher prevede, inoltre, una celebrazione eucaristica nella Cattedrale di San Giuseppe ad Hanoi, un incontro con gli alunni del Seminario Maggiore di Hue con una Messa nella cattedrale “Phu Cam”, un’altra celebrazione eucaristica nella Cattedrale “Notre Dame” a Ho Chi Minh City e infine l’incontro con la Conferenza episcopale vietnamita.
In una Lettera alla Chiesa della nazione asiatica nel settembre scorso, Papa Francesco ha invitato i fedeli cattolici a vivere da “buoni cristiani e buoni cittadini”, testimoniando l’amore di Dio “senza distinzione di religione, razza e cultura”. I rapporti tra Santa Sede e Vietnam erano stati interrotti nel 1975, ma avevano visto sviluppi incoraggianti a partire dal 1990. Nel 2011 Benedetto XVI aveva nominato un rappresentante pontificio non residente. Nello scorso dicembre Papa Francesco ha nominato il nunzio polacco Marek Zalewski rappresentante pontificio residente in Vietnam.