Futuri leader di pace: l’iniziativa di Rondine

Vatican News

Fausta Speranza – Città del Vaticano

Lunedì 14 giugno viene presentata al corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede la campagna Leaders for Peace, organizzata dall’Ambasciata d’Italia presso la Santa Sede insieme con l’organizzazione Rondine Cittadella della Pace. Si tratta di un appello concreto per sostenere percorsi di formazione precisi, come sottolinea il fondatore e presidente dell’organizzazione Rondine Cittadella di pace Franco Vaccari:

Ascolta l’intervista con Franco Vaccari

Vaccari ricorda che due anni fa i giovani di Rondine hanno presentato alle Nazioni Unite la richiesta di un finanziamento – una percentuale decisamente irrisoria del budget, sottolinea  – per percorsi di formazione. Innanzitutto si tratta – spiega Vaccari – di ribaltare la logica del conflitto: scoprendo che è falsa l’idea del nemico. Si tratta – sottolinea – di diffondere una cultura di pace che nell’organizzazione Rondine si vive praticamente quotidianamente e che – suggerisce il presidente – può formare i futuri leader. Vaccari ricorda che da sempre Rondine accoglie giovani che hanno vissuto sulla propria pelle l’odio, il conflitto armato, “l’inganno del nemico” e che, attraverso il Metodo Rondine, imparano a trasformare tutto ciò in prospettive diverse.

Il ricorso all’Onu

Nel 2018, in occasione del 70° anniversario della Dichiarazione universale dei Diritti dell’Uomo, il ministero degli Affari Esteri italiano ha proposto a Rondine Cittadella della Pace di rappresentare il Paese per portare alle Nazioni Unite la propria esperienza come “esempio concreto da cui ripartire sul grande tema dei diritti umani”. Rondine ha risposto alla chiamata lanciando la campagna globale Leaders for Peace. L’appello – ricorda Vaccari – è stato scritto dagli studenti e dagli alumni di Rondine – per chiedere agli Stati membri dell’Onu un impegno concreto nella formazione di giovani leader, in grado di intervenire nei principali contesti di conflitto nel mondo.

L’appello

Si chiede di sottoscrivere l’Appello di Pace della campagna Leaders for Peace. Innanzitutto, Vaccari mette in luce il primo aspetto: un impegno concreto nella formazione di giovani leader di pace, in grado di intervenire nei principali contesti di conflitto nel mondo. E poi cita l’esigenza di inserire l’insegnamento e l’educazione ai diritti umani nei sistemi d’istruzione nazionali, integrati – ribadisce – con le sperimentazioni del Metodo Rondine sulla trasformazione creativa dei conflitti, che ha permesso loro di diventare ambasciatori di pace.

La sfida

Vaccari spiega che si avverte sempre l’esigenza di iniziative come quella proposta da Rondine ma che in questo periodo storico diventa urgente comprendere che si devono fronteggiare vecchi e nuovi conflitti: ci sono infatti – sottolinea –  i conflitti che la pandemia sembra aver pericolosamente riportato sullo scenario internazionale, ma anche conflitti del tutto nuovi che lacerano la società globale. 

L’appoggio di partner

Vaccari cita in quanto sostenitori i partecipanti al progetto Mediterraneo Frontiera di Pace, sostenuto dalla Cei e realizzato in collaborazione con Caritas Italiana e Rondine Cittadella della Pace. Consiste in sostanza nell’ideare progetti di impatto sociale nelle diocesi, collaborando per sviluppare azioni di networking in tutto il Mediterraneo.

Rondine Cittadella della Pace   

Fondata nel 1998 da Franco Vaccari, Rondine Cittadella della Pace è un’organizzazione che si impegna per la riduzione dei conflitti armati nel mondo e per la diffusione del proprio metodo per la trasformazione creativa dei conflitti (Metodo Rondine). Attraverso lo Studentato internazionale-World House, l’associazione accoglie ogni anno giovani provenienti da Paesi che vivono o hanno vissuto guerre e conflitti: due anni di formazione e convivenza per scoprire la persona nel proprio “nemico” e diventare ambasciatori di pace nei propri Paesi per contribuire alla risoluzione dei con conflitti. Con i suoi percorsi di formazione, Rondine incoraggia i giovani a diventare leader di sé stessi, della propria comunità e attori di cambiamento nella società civile, nella continua ricerca del bene comune. L’obiettivo finale è contribuire alla realizzazione di un habitat socialmente sostenibile e privo di scontri armati, in cui ogni persona abbia gli strumenti per sviluppare relazioni pacificate e generative. Rondine Cittadella della Pace è stata candidata al premio Nobel per la pace 2015.