Alessandro De Carolis – Città del Vaticano
Una benedizione davanti a una ciotola piena di salsa, un sorriso accanto al carrello d’acciaio su cui sono allineate le zuppiere con i condimenti. Anche una cucina che lavora per un evento papale può essere una “periferia” dimenticata. Non con Francesco che a Prešov ha regalato un simpatico fuori programma, poco dopo la fine della Divina liturgia.
Diretto al seminario di Kosice, dov’era atteso per il pranzo, il Papa ha fatto sosta nella Casa degli esercizi dei gesuiti per salutare alcuni confratelli che non avevano preso parte alla celebrazione perché coinvolti nell’organizzazione della cerimonia.
In particolare, Francesco ha accolto l’invito del superiore della Casa, padre Jan Benkovsky, perché portasse un saluto e una parola anche alle persone impegnate in cucina nella preparazione del pranzo per i vescovi presenti alla Messa. Il Papa ha accettato di buon grado l’invito, ha conversato tra i fornelli con il gruppo di cuoche e i religiosi presenti, quindi ha impartito la sua benedizione prima di ripartire per Kosice.