Al termine dell’udienza generale, il Papa annuncia che a settembre pubblicherà un testo magisteriale su “questo culto carico di bellezza spirituale”, perché illumini il cammino di rinnovamento della Chiesa e dell’umanità. Nuovo appello per la la pace in Ucraina, Palestina, Israele, Myanmar
Alessandro Di Bussolo – Città del Vaticano
Un nuovo documento sul culto del Sacro Cuore di Gesù, per meditare sugli aspetti “dell’amore del Signore che possano illuminare il cammino del rinnovamento ecclesiale; ma anche che dicano qualcosa di significativo a un mondo che sembra aver perso il cuore”. Papa Francesco lo annuncia al termine dell’udienza generale, nei saluti ai fedeli italiani, e manifesta l’intenzione di renderlo pubblico a settembre, mentre sono in corso le celebrazioni per il 350° anniversario della prima manifestazione del Sacro Cuore di Gesù a Santa Margherita Maria Alacoque, nel 1673. Celebrazioni aperte il 27 dicembre 2023, e che si chiuderanno il 27 giugno 2025.
Sono lieto di preparare il documento che raccolga le preziose riflessioni di testi magisteriali precedenti e di una lunga storia che risale alle Sacre Scritture, per riproporre oggi, a tutta la Chiesa, questo culto carico di bellezza spirituale.
La preghiera per la pace in Ucraina, Palestina, Israele e Myanmar
Un annuncio che arriva mentre stiamo percorrendo il mese di giugno, tradizionalmente dedicato al Sacro Cuore di Gesù, e Francesco ricorda che la festa appena celebrata, e la memoria del Cuore Immacolato di Maria, che la Chiesa si appresta a celebrare nei prossimi giorni, “ci richiamano l’esigenza di corrispondere all’amore redentivo di Cristo e ci invitano ad affidarci con fiducia all’intercessione della Madre del Signore”. E chiede di pregare così:
Chiediamo al Signore per l’intercessione di sua madre, la pace. La pace nella martoriata Ucraina, la pace nella Palestina, in Israele, la pace nel Myanmar… Preghiamo che il Signora ci dia il dono della pace e che il mondo non soffra tanto per le guerre
I saluti in arabo e tedesco
Rivolto ai fedeli di lingua araba, il Pontefice aveva appena salutato, in particolare, quelli provenienti dall’Iraq dalla Cattedrale caldea di San Giuseppe ad Ankawa, e ricorda che “come il vento muove le foglie, così anche lo Spirito Santo muove le nostre anime, guidandoci verso la luce”. Salutando i fedeli che parlano tedesco, il Pontefice aveva ricordato che oggi la Chiesa celebra la festa di San Bonifacio, l’apostolo della Germania. “Grati per la lunga e feconda storia di fede nelle vostre terre – è la sua preghiera – invochiamo lo Spirito Santo affinché mantenga sempre viva in voi la fede, la speranza e la carità”.