Gabriella Ceraso – Città del Vaticano
Un’ora circa di dialogo con 15 gesuiti oltre al cardinale Michael Czerny, canadese e membro della Compagnia di Gesù, iniziato prima delle 9, in anticipo rispetto al previsto, e terminato con un dono. Al centro i temi della Chiesa e della terra candese. Così padre Antonio Spadaro, direttore de La Civiltà Cattolica, sintetizza l’incontro privato avvenuto nella sede arcivescovile in Québec tra il Papa e i gesuiti nell’ultimo giorno del viaggio. Presenti anche alcuni gesuiti provenienti da Haiti, visto che l’isola fa parte della provincia canadese.
Incontro fraterno
“Come sempre – fa sapere padre Spadaro – Papa Francesco durante i suoi viaggi apostolici incontra i gesuiti per un momento fraterno, molto semplice e informale, fatto di domande e di risposte, una conversazione molto libera e diretta. Il Papa ha affrontato temi che riguardano la Chiesa in generale e ovviamente anche questa nazione, il Canada e il motivo per il quale lo ha visitato, approfondendo l’uno e l’altro. La cosa che colpisce è che questi incontri sono la prima cassa di risponanza dei viaggi apostolici in cui può conversare su quello che è avvenuto dato che i gesuiti hanno partecipato a tutto ciò che lui ha vissuto personalmente. Un incontro allora molto caloroso, che lo ha portato spesso a sorridere di gusto, ma anche ad affrontare questioni molto serie con la dovuta calma”.
Doni e preghiere
“L’incontro si è concluso – aggiunge Spadaro – con una preghiera comune e con la foto di gruppo. I gesuiti hanno donato al Papa il quadro di una farfalla e su questo hanno scherzato, una segno bello di comunione e di profonda sintonia spirituale con questo Paese”.