Adriana Masotti – Città del Vaticano
Nel messaggio inviato al direttore generale della Fao, Qu Dongyu, in occasione della Giornata mondiale dell’alimentazione di domani, il Papa afferma che “sconfiggere la fame una volta per tutte” è “una delle sfide più grandi dell’umanità” ed è “una meta ambiziosa”. Ricorda che il Vertice Onu sui sistemi alimentari dello scorso 23 settembre ha evidenziato l’urgenza di soluzioni innovative per trasformare il nostro modo di produrre e di consumare. Un impegno “improrogabile”, scrive il Papa, citando poi il tema della Giornata 2021: “Le nostre azioni sono il nostro futuro. Una produzione migliore, una nutrizione migliore, un ambiente migliore e una vita migliore”, afferma:
Il tema proposto quest’anno dalla Fao sottolinea il bisogno di un’azione congiunta affinché tutti abbiano accesso a un’alimentazione che garantisca la massima sostenibilità ambientale e che inoltre sia adeguata e a un prezzo accessibile. Ognuno di noi ha una funzione da svolgere nella trasformazione dei sistemi alimentari a beneficio delle persone e del pianeta, e “tutti possiamo collaborare […] per la cura della creazione, ognuno con la propria cultura ed esperienza, le proprie iniziative e capacità”.
Nel mondo fame e problemi di obesità
Esiste un paradosso nel mondo, evidenzia Francesco nel messaggio, riguardo all’accesso al cibo: se più di tre miliardi di persone non possono contare su una dieta nutriente, quasi due miliardi di altre persone sono in sovrappeso o soffrono gli effetti di una cattiva alimentazione e di uno stile di vita sedentario. Per tutelare la salute di tutti è dunque necessario il “cambiamento a tutti i livelli” e la riorganizzazione dei sistemi alimentari nel loro insieme. E il Papa suggerisce quattro ambiti di azione che riguardano la campagna, il mare, la nostra tavola, la questione dello spreco alimentare:
I nostri stili di vita e le nostre pratiche di consumo quotidiane influiscono sulla dinamica globale e ambientale, ma se aspiriamo a un cambiamento reale, dobbiamo esortare produttori e consumatori a prendere decisioni etiche e sostenibili e sensibilizzare le generazioni più giovani sull’importante compito che svolgono per rendere realtà un mondo senza fame. Ognuno di noi può offrire il suo contributo a questa nobile causa.
Il fondamentale contributo dei piccoli agricoltori
La crisi mondiale innescata dal Covid-19 offre, scrive ancora il Papa, l’opportunità al cambiamento per il quale è fondamentale e prezioso il contributo dei piccoli produttori ai quali “occorre facilitare” l’accesso alle innovazioni nel settore agroalimentare utili a “rafforzare la resistenza al cambiamento climatico” e ad “aumentare la produzione di cibo”. Quindi, Papa Francesco ribadisce ancora una volta il suo pensiero:
La lotta contro la fame esige di superare la fredda logica del mercato, incentrata avidamente sul mero beneficio economico e sulla riduzione del cibo a una merce come tante e rafforzare la logica della solidarietà.
La vicinanza del Papa e della Chiesa a chi lotta contro la fame
Nel messaggio il Papa assicura la vicinanza della Santa Sede e della Chiesa cattolica all’impegno nel settore alimentare della Fao e di altre realtà, perché vengano garantiti i diritti fondamentali di ogni persona e invocando su tutti loro la benedizione di Dio Onnipotente, conclude: “Che quanti spargono semi di speranza e di concordia sentano il sostegno della mia preghiera affinché le loro iniziative e i loro progetti siano sempre più fruttuosi ed efficaci”.