Francesca Sabatinelli – Città del Vaticano
La popolazione dello stato venezuelano di Mérida, drammaticamente colpita da violente inondazioni e frane, è stata nel pensiero del Papa che, all’Angelus, ha ricordato le vittime. “Prego per i defunti, i loro familiari e per quanti soffrono a causa di questa calamità” sono state le parole di Francesco. Le piogge, che hanno interessato diverse regioni, e soprattutto tre comuni dello stato andino di Mérida, hanno causato la morte di almeno 20 persone e diversi dispersi. Oltre cinquantamila le persone colpite, nove gli Stati in situazione di emergenza.
Il grido di poveri e della terra chiede un’azione decisiva
Francesco ha poi rivolto un saluto ai membri del Movimento Laudato sì, da lui ricevuti in Vaticano lo scorso 26 agosto:
“Grazie per il vostro impegno per la nostra casa comune, particolarmente in occasione della Giornata mondiale di preghiera per la cura del Creato e del successivo Tempo del Creato. Il grido della terra e il grido dei poveri stanno diventando sempre più gravi e allarmanti e richiedono una azione decisiva e urgente per trasformare questa crisi in una opportunità”.
In conclusione il Papa ha salutato i gruppi presenti in Piazza San Pietro augurando loro una buona domenica e chiedendo loro, come di consueto, di non dimenticare di pregare per lui.