Francesco: più dignità al lavoro dei marittimi

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Antonella Palermo – Città del Vaticano

In occasione del 25° Congresso mondiale di Stella Maris – Apostolato del Mare – che si tiene a Glasgow, in Scozia, dal 2 al 5 ottobre, la prima riunione in presenza dopo le restrizione legate alla pandemia – che rende possibile l’effettiva celebrazione del centenario di fondazione – Papa Francesco rivolge ai partecipanti un saluto e un augurio insieme ad un ringraziamento “per la testimonianza di fede e gli innumerevoli atti di gentilezza e carità mostrati da tanti cappellani e volontari nel corso dell’ultimo secolo nei confronti di coloro che lavorano nei nostri mari e nelle nostre vie navigabili per il bene di tutti noi”.

Continuare nel servizio a chi trae dal mare i mezzi di sussistenza

In una lettera, Francesco ricorda che Stella Maris è cresciuta fino a diventare molto capillare “fornendo assistenza spirituale, psicologica e materiale, sulle navi e a terra, a miriadi di marittimi e personale marittimo di diverse nazionalità e tradizioni religiose”. Il Papa ricorda anche che circa il 90% delle merci del mondo è trasportato dalle navi, il che è reso possibile dal lavoro quotidiano di oltre un milione e mezzo di persone. Una condizione aggravata dalla pandemia, che sta molto a cuore al Pontefice per la quale torna ad esprimere vicinanza. 

Attenzione alle privazioni della dignità nella comunità marittima

Nonostante i progressi della tecnologia – scrive il Papa – molti lavoratori marittimi sono soggetti non solo alle sfide associate alla separazione dalle loro terre d’origine, ma continuano anche a “soffrire di una serie di condizioni di lavoro ingiuste e di altre privazioni, aggravate non da ultimo dagli effetti del cambiamento climatico”.

Inoltre, i danni agli ambienti marini, come ad altri, colpiscono in modo sproporzionato i più poveri e vulnerabili dei nostri fratelli e sorelle, i cui mezzi di sostentamento sono addirittura minacciati di estinzione.  Confido, quindi, che Stella Maris non esiterà mai a richiamare l’attenzione sulle questioni che privano molti all’interno della comunità marittima della loro dignità umana conferita da Dio.

Alla luce di queste riaffermazioni, il Papa benedice il lavoro di Stella Maris auspicando che si mantenga sempre alta l’attenzione su questi temi e su queste condizioni di vita, spesso dimenticate.