Il Papa riceve un gruppo di pellegrini spagnoli giunti a Roma al culmine delle celebrazioni per i 450 anni del monastero delle agostiniane di Talavera della Reina e ribadisce la vicinanza a Valencia. Il Pontefice esorta a non perdere il buonumore e ad “avere sempre a cuore i bisogni degli altri”: “Quando qualcuno va a lamentarsi perché ha molto lavoro, pensi a quelli che non lo hanno. Quando uno sta nel convento nei giorni di pioggia e neve, pensi che ci sono persone che dormono all’aperto”
Il convento delle monache di Talavera de la Reina è stato fondato il 9 maggio 1573 da Sant’Alonso de Orozco, frate dell’Ordine di Sant’Agostino. Qui la sorella Francisca, donna pia e dedita alle opere di carità, rimasta vedova, volle condurre una vita di totale dedizione a Dio nella meditazione e nella preghiera. Fin dai primi anni della fondazione furono ammessi nel chiostro ragazze e ragazzi che venivano educati secondo i costumi del tempo, c’era chi poi abbracciava la vita religiosa e chi, invece, si preparava al matrimonio. La comunità monastica ha sviluppato l’apostolato dell’educazione mantenendo un’intensa vita contemplativa. Oggi, attraverso il lavoro educativo nel Collegio dei Sacri Cuori e la pastorale nei gruppi Amici di Agustín (bambini), Cor Unum (adolescenti e giovani), Santa Mónica (famiglie) e Comunità di Madri Cristiane Santa Mónica (genitori), le monache si propongono l’accompagnamento nella ricerca della Verità, di camminare in un’autentica fraternità evangelica e di contribuire con la loro vita all’edificazione della civiltà dell’Amore.