Dopo il primo Angelus di luglio, il Papa guarda ai numerosi conflitti che spargono sangue sulla Terra. Il suo pensiero torna in particolare all’Ucraina. Sottolinea che la preghiera “è la forza mite che protegge e sostiene il mondo”
Antonella Palermo – Città del Vaticano
All’indomani dell’inizio del consueto periodo estivo in cui Papa Francesco sospende le udienze dalla sua attività, tuttavia, dopo la preghiera dell’Angelus di questa domenica, 2 luglio, non dimentica i popoli che soffrono a causa della guerra e invita a non stancarci di pregare per la pace.
Non stanchiamoci di pregare per la pace
Il pensiero del Papa va ancora una volta “in modo speciale” al popolo ucraino “tanto provato”.
Il Pontefice saluta dal Palazzo apostolico i fedeli presenti, sia i romani che quelli giunti dall’estero e da altre località in Italia. Si rivolge in particolare ad alcuni gruppi: le Suore di San Giuseppe Benedetto Cottolengo, i giovani cresimati di Ibiza e Formentera, i ragazzi dell’Unità pastorale di Tremignon e Vaccarino, nel vicentino. Il “Gruppo San Mauro” di Cavarzere e la scuola materna “Madonna dell’Olmo” di Verdellino, e i ragazzi dell’Immacolata.
Allarme per attacco aereo in diverse regioni dell’Ucraina
Aggiornamenti di cronaca dall’Ucraina giungono dall’aeronautica delle forze armate che informa – come riporta l’agenzia Unian – di un lancio da parte dei russi di droni d’attacco da sud. La difesa area è entrata in azione a Kyiv, dove i cittadini sono stati invitati a recarsi nei rifugi. Le forze di difesa sono attive nelle regioni di Mykolaiv, Zaporizhzhia, Kherson, Dnipropetrovsk, Vinnytsia, Zhitomyr e Kirovohrad. L’allarme è scattato anche nella regione di Cherkasy. I sistemi di difesa aerea hanno respinto l’attacco. Intanto, la delusione per la guerra in Ucraina avrebbe creato le condizioni per l’arruolamento di cittadini russi nella Cia. Lo sostiene il direttore dell’agenzia di 007 americani, William Burns, che ha parlato dei nuovi scenari in un intervento alla Ditchley Foundation, in Inghilterra.
Ex rabbino di Mosca dichiarato “agente straniero” in Russia
Le autorità russe hanno dichiarato l’ex rabbino capo di Mosca Pinchas Goldschmidt “agente straniero”. Il bando di Goldschmidt avviene ad un anno di distanza dalla sua partenza da Mosca a seguito dell’invasione dell’Ucraina. L’ex rabbino capo aveva più volte espresso critiche all’operato di Mosca e invitato gli ebrei russi a lasciare il Paese nel timore che sarebbero potuti diventare dei capri espiatori per via delle difficoltà causate dalla guerra. Il suo nome è stato inserito nell’elenco degli agenti stranieri venerdì scorso, per aver “disseminato informazioni false sulle decisioni prese dalle autorità russe e le loro politiche” e la sua opposizione “alla operazione militare speciale in Ucraina”.