Il Papa rivolge un videomessaggio ai membri del Comitato panamericano dei giudici e delle giudici per i diritti sociali e la dottrina francescana in Argentina e ricorda l’importanza fondamentale di chi tutela la giustizia in uno Stato di diritto. La legittimità del potere, sottolinea, deriva anche dal suo esercizio e non può allontanarsi dalla costruzione di società giuste e dignitose. “La Dottrina sociale della Chiesa, è un sentiero luminoso per l’esercizio della magistratura”
Michele Raviart – Città del Vaticano
“Il Dio Mercato e la Dea Guadagno sono false divinità che ci conducono alla disumanizzazione e alla distruzione del pianeta. La storia lo ha dimostrato in molte, e molto tristi, occasioni. Sono un Moloch che divora le generazioni appena nate”. Lo afferma Papa Francesco in un videomessaggio in spagnolo rivolto ai membri Comitato panamericano dei giudici e delle giudici per i diritti sociali e la dottrina francescana in Argentina (Copaju), per l’inaugurazione della sede di Buenos Aires.
Lo Stato è più importante che mai
È fondamentale e cruciale, sottolinea Francesco nel filmato, il ruolo del diritto e dei suoi operatori: avvocati, giudici, pubblici ministeri, difensori. “Il potere giudiziario”, pertanto, “è l’ultimo ricorso disponibile nello Stato per porre rimedio alle violazioni dei diritti e preservare l’equilibrio istituzionale e sociale”. In un mondo di profonda ingiustizia e sperequazione sociale e in cui milioni di bambini “ogni giorno mangiano solo i rifiuti di quelli che consumano”, infatti. “i diritti sociali non sono gratuiti. La ricchezza per sostenerli c’è, ma richiede decisioni politiche adeguate, razionali ed eque. Lo Stato, oggi più importante che mai, è chiamato a esercitare questo ruolo centrale di redistribuzione e di giustizia sociale”.
Fermezza e decisione contro modelli disumanizzanti e violenti
Per il Papa non è una questione di norme, già presenti, ma la loro effettiva attuazione. È qui che entra in gioco il ruolo degli operatori giudiziari. In questo senso, ricorda il Pontefice, “la parola di Gesù su cui si fonda la Dottrina sociale della Chiesa, è un sentiero sicuro e luminoso per contribuire all’esercizio della magistratura”. Per chiunque detenga un potere pubblico, infine, non è sufficiente la legittimità originale da cui deriva quel potare, ma “anche l’esercizio deve essere legittimo” che non può allontarsi dalla costruzione “di società giuste e dignitose”. “La pace è una costruzione quotidiana e voi siete operai della Pace”, conclude, chiedendo “fermezza e decisione di fronte ai modelli disumanizzanti e violenti”.