Chiesa Cattolica – Italiana

Francesco: l’America Latina costruisca la fraternità

Messaggio del Papa a un incontro che si è chiuso ieri in Colombia e che ha visto coinvolti vescovi e cattolici impegnati nella vita pubblica

L’Osservatore Romano

l «modo di essere latinoamericani» è una sintesi «meticcia che integra e concilia elementi delle culture preispaniche e di varie tradizioni europee». Lo ha sottolineato Papa Francesco in un messaggio rivolto ai partecipanti all’incontro tra vescovi e cattolici impegnati nella vita pubblica nei Paesi bolivariani, che si è svolto a Bogotá, in Colombia, dal 22 al 24 novembre.

L’evento — ospitato dal Consiglio episcopale latinoamericano e promosso dalla Pontificia Commissione per l’America latina — ha avuto come scopo quello di favorire il ruolo dei fedeli laici e dei pastori nelle situazioni sociali e politiche del nostro tempo, individuando il contributo di ciascuno «alla riconciliazione sociale e alla costruzione del bene comune alla luce dell’enciclica Fratelli tutti».

La storia dei «nostri popoli, come tutta la realtà umana, mostra le ferite del peccato e anche gli effetti della redenzione» ha scritto il Pontefice. In effetti, il meticciato latinoamericano è «in alcune parti etnico e in molte parti della regione culturale». Questa sintesi è molto più della «somma delle parti». Ancora oggi, quando esistono «potenti correnti culturali provenienti da ogni parte del mondo, che influenzano l’America latina, è possibile individuare un’originalità che ci rende fratelli e ci distingue da altre comunità».

Naturalmente, ha precisato il Papa, l’identità latinoamericana non è «un’essenza inamovibile». Come ogni realtà culturale, ha fatto notare, «è qualcosa di dinamico che oggi richiede anche la creatività e i contributi della nostra generazione». In questo contesto, è decisivo realizzare processi che «umanizzino la nostra convivenza e maturino la nostra coesione sociale costruendo la fraternità»: processi per i quali il contributo della Chiesa «è insostituibile». Infatti, chi segue Gesù sa che la missione «non è il mero attivismo, ma la gioiosa proclamazione della buona novella».

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