Chiesa Cattolica – Italiana

Francesco: la nostra bellezza originaria è essere figli amati di Dio

Amedeo Lomonaco – Città del Vaticano

Papa Francesco all’Angelus intreccia le proprie parole con il Vangelo odierno che “ci introduce nella casa di Maria per raccontarci l’Annunciazione”. L’angelo Gabriele saluta la Vergine così: “Rallegrati, piena di grazia, il Signore è con te”. Pensiamo allo stupore di Maria, spiega il Pontefice, che solo allora “scoprì la sua identità più vera”: quella di essere “piena di grazia, e dunque vuota di peccato”. Maria, sorpresa “della grazia che l’ha fatta bella fin dal primo istante di vita”, interpella il nostro cuore e “porta a stupirci della nostra bellezza”.

Pure noi peccatori abbiamo ricevuto un dono iniziale che ci ha riempito la vita, un bene più grande di tutto, abbiamo ricevuto una grazia originaria. Noi pariamo tanto del peccato originale, ma anche abbiamo ricevuto una grazia originaria, di cui spesso, tuttavia, non siamo consapevoli.

Ricordare il giorno del Battesimo

Questa grazia originaria, spiega il Santo Padre, è “ciò che abbiamo ricevuto nel giorno del nostro Battesimo, che per questo ci fa bene ricordare, e anche festeggiare”:

Ma, faccio una domanda: questa grazia ricevuta nel giorno del Battesimo, è importante. Ma quanti di voi ricordano quale è la data del Battesimo, qual è stata la data del proprio Battesimo? Pensate. E se non la ricordate, tornando a casa chiedete al padrino, alla madrina, a papà o mamma: “Quando sono stato battezzato, battezzata?”, perché quel giorno è il giorno della grazia grande, di un nuovo inizio di vita, di una grazia originaria che noi abbiamo.

C’è in noi un bene più grande

Per cogliere questa bellezza, afferma Francesco, dobbiamo far riaffiorare un’immagine: “quella della veste bianca del Battesimo”.

Essa ci ricorda che, al di sotto del male di cui ci siamo macchiati negli anni, c’è in noi un bene più grande di tutti quei mali che ci sono accaduti. Ascoltiamone l’eco, sentiamo Dio che ci dice: “Figlio, figlia, ti amo e sono con te sempre, tu sei importante per me, la tua vita è preziosa”. Così è il discorso di Dio per noi. Quando le cose non vanno e ci scoraggiamo, quando ci abbattiamo e rischiamo di sentirci inutili o sbagliati, pensiamo a questo, alla grazia originaria. E Dio è con noi, Dio è con me da quel giorno.

Costa fatica scegliere il bene

Ma custodire la nostra bellezza, che risplende dalla grazia originaria, “richiede una lotta”:

Il Vangelo ci mostra infatti il coraggio di Maria, che ha detto “sì” a Dio, che ha scelto il rischio di Dio; e il brano della Genesi, a proposito del peccato originale, ci parla di una lotta contro il tentatore e le sue tentazioni (cfr Gen 3,15). Ma anche per esperienza lo sappiamo, tutti noi: costa fatica scegliere il bene, costa; costa fatica custodire il bene che è in noi. Pensiamo a quante volte l’abbiamo sciupato cedendo alle lusinghe del male, facendo i furbi per i nostri interessi o facendo qualcosa che ci avrebbe inquinato il cuore; o anche buttando via tempo in cose inutili e dannose, rimandando la preghiera, per esempio, e dicendo “oggi non posso” o dire “non posso” a chi aveva bisogno di noi, quando invece potevamo.

Maria è sorella e soprattutto Madre

Costa dunque fatica scegliere il bene e custodire la nostra bellezza. Ma in questa lotta, afferma infine il Papa, c’è una buona notizia:

Maria, l’unica creatura umana senza peccato nella storia, è con noi nella lotta, ci è sorella e soprattutto Madre. E noi, che facciamo fatica a scegliere il bene, possiamo affidarci a lei. Affidandoci, consacrandoci alla Madonna, le diciamo: “Tienimi per mano, Madre, guidami tu: con te avrò più forza nella lotta contro il male, con te riscoprirò la mia bellezza originaria”. Affidiamoci a Maria oggi, affidiamoci a Maria ogni giorno, ripetendole: “Maria, ti affido la mia vita, ti affido la mia famiglia, il mio lavoro, ti affido il mio cuore e le mie lotte. Mi consacro a te”. L’Immacolata ci aiuti a custodire dal male la nostra bellezza.

“L’Immacolata – conclude Francesco – ci aiuti a custodire dal male la nostra bellezza”.

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