Nella Giornata internazionale della famiglia, istituita dall’Onu e dedicata quest’anno a “Tendenze demografiche e famiglie”, il Papa in un tweet su @Pontifex chiede che “in tutti i Paesi siano promosse politiche sociali, economiche e culturali ‘amiche della famiglia’ e dell’accoglienza della vita”
Alessandro Di Bussolo – Città del Vaticano
“La #famiglia è il principale antidoto alla povertà, materiale e spirituale, e anche al problema dell’inverno demografico”. Lo scrive Papa Francesco nel tweet di questa mattina sull’account @Pontifex, in occasione della Giornata Internazionale della famiglia 2023, istituita dalle Nazioni Unite nel 1989 e celebrata la prima volta nel 1993, alla vigilia dell’Anno Internazionale della Famiglia del 1994. “È necessario – scrive ancora il Papa – che in tutti i Paesi siano promosse politiche sociali, economiche e culturali ‘amiche della famiglia’ e dell’accoglienza della vita”.
In Italia nel 2022 solo 393 mila nuovi nati
Il tema scelto dall’Onu per questa Giornata 2023 è infatti “Tendenze demografiche e famiglie”. Come ha rimarcato lo stesso Francesco, intervenendo venerdì mattina 12 maggio alla terza edizione degli Stati Generali della Natalità, promossa dal Forum delle Associazioni familiari, in Italia nel 2022 ci sono stati “appena 393 mila” nuovi nati. E’ il dato più basso dall’Unità d’Italia, per la prima volta sotto le 400 mila nascite in un anno.
Le nascite indicatore della speranza di un popolo
In quell’occasione, il Pontefice ha espresso la sua preoccupazione per il calo demografico che caratterizza tutta l’Europa, perché “la nascita dei figli è l’indicatore principale della speranza di un popolo”. La stessa preoccupazione Papa Francesco l’ha manifestata per la cultura di oggi, “nemica” della famiglia, che ha esortato a contrastare mettendo al mondo nuove vite. Superando anche, ha spiegato, quei “condizionamenti quasi insormontabili per le donne”: le “più danneggiate” e “schiave di questo lavoro selettivo”. Per questo “occorrono politiche lungimiranti”, che predispongano un terreno fertile “per far fiorire una nuova primavera e lasciarci alle spalle questo inverno demografico”. E ha raccomandato di non contrapporre mai “natalità e accoglienza”.