Francesco: gli interessi di parte non ostacolino l’unità tra cristiani

Vatican News

Ai giovani sacerdoti e monaci delle Chiese ortodosse, nel discorso consegnato a causa del forte raffreddore, il Papa spiega le tre dimensioni del cammino ecumenico. Il Pontefice guarda alle vittime del terremoto in Siria e Turchia e chiede alla comunità internazionale che si agisca per il bene delle popolazioni e che “non vi siano ragioni o sanzioni che ostacolino gli urgenti e necessari aiuti alla popolazione”

Francesca Sabatinelli – Città del Vaticano

Pellegrinaggio, dialogo e desiderio: sono i tre elementi del cammino ecumenico, del tragitto dei cristiani verso la piena comunione. Lo indica Francesco ai giovani sacerdoti e monaci delle Chiese ortodosse orientali ricevuti in udienza. Se i cristiani camminano insieme, spiega il Papa nel discorso consegnato a motivo di un forte raffreddore,  saranno accompagnati da Cristo, che affiancherà, motiverà e porterà a compimento il loro percorso.

Similmente lo scoraggiamento e l’autoreferenzialità impediscono ai cristiani di Confessioni diverse di vedere ciò che li unisce, di riconoscere Colui che li unisce. Allora, in quanto credenti dobbiamo credere che, quanto più camminiamo insieme, tanto più saremo misteriosamente accompagnati da Cristo, perché l’unità è un pellegrinaggio comune

La potenza del dialogo

Il secondo elemento è il dialogo: dialogo della carità, dialogo della verità, dialogo della vita.

Questo ci mostra che il dialogo tra i cristiani si fonda sulla Parola di Dio, che il Signore Gesù ci fa comprendere con la luce del suo Spirito.

Il desiderio prevalga sugli interessi di parte

Terzo elemento è il “desiderare l’unità con la preghiera, con tutto il cuore e le forze, con insistenza, senza stancarsi”, perché non basta camminare e dialogo se “il desiderio dell’unità è spento” e “tutto diventa qualcosa di dovuto e formale”.

Questo è forse ciò che oggi più manca ai cristiani delle varie Confessioni: un desiderio ardente di unità, che venga prima degli interessi di parte

Sisma, le sanzioni non ostacolino gli aiuti 

Se nel cammino ecumenico vivono le tre dimensioni, pellegrinaggio, dialogo e desiderio, conclude Papa Francesco, si giungerà a “testimoniare in modo credibile il Crocifisso Risorto”, con l’augurio che la comunione “cresca nel dialogo fraterno, che si rinnovi in ciascuno un desiderio ardente di unità”. Il pensiero del Papa va poi alle vittime del terremoto in Siria e Turchia.

Qualcuno di voi viene dalla tribolata Siria; vorrei esprimere una vicinanza particolare a quel caro popolo, provato, oltre che dalla guerra, dal terremoto che, come in Turchia, ha provocato tante vittime e devastazioni terribili. Di fronte alla sofferenza di tanti innocenti, bambini, donne, mamme, famiglie, auspico che si faccia tutto il possibile per la gente, che non vi siano ragioni o sanzioni che ostacolino gli urgenti e necessari aiuti alla popolazione