Chiesa Cattolica – Italiana

Francesco: cristiani insieme oltre i pregiudizi per costruire ponti di amicizia

Agli studenti del Comitato Cattolico per la Collaborazione Culturale con le Chiese ortodosse e le Chiese ortodosse orientali, ricevuti in udienza, il Papa sottolinea la necessità di un cammino condiviso, “per il bene di tutti i cristiani nel mondo e del mondo stesso, che ha bisogno di veder sbocciare nuovi semi di pace”

Francesca Sabatinelli – Città del Vaticano

Il contatto diretto tra comunità che seguono Gesù Cristo e ne servono la Chiesa aiuta i fedeli ortodossi, ortodossi orientali e cattolici, a perseguire dialogo e amicizia, superando gli ostacoli ancora presenti. Francesco riceve gli studenti del Comitato Cattolico per la Collaborazione Culturale con le Chiese ortodosse e le Chiese ortodosse orientali in occasione del 60.mo anniversario dell’istituzione, davanti ai quali esalta l’importanza della collaborazione.

Questo contatto vivo e diretto con comunità concrete, nelle quali si sperimenta lo stesso desiderio di seguire l’unico Maestro, il Signore Gesù Cristo, e di servire la sua Chiesa, aiuta non solo gli studenti ortodossi e ortodossi orientali, ma anche quelli cattolici, a superare pregiudizi, superare pregiudizi, ad abbattere barriere e a costruire ponti di dialogo e di amicizia.

Accoglienza e rispetto fraterno

L’auspicio del Papa è che grazie al lavoro svolto dal Comitato si possano raccogliere risultati sempre più proficui nella relazione tra cristiani, anche per il bene della stessa umanità.

Questo è il mio auspicio: che a lode e gloria del Signore, questi anni siano, attraverso l’accoglienza e il rispetto fraterno, l’ascolto e la condivisione, siano profezia di carità e germi di unità, per il bene di tutti i cristiani nel mondo, e del mondo stesso, che ha bisogno di veder sbocciare nuovi semi di pace e di comunione.

Il Papa con i membri del Comitato Cattolico per la Collaborazione Culturale con le Chiese Ortodosse e le Chiese Ortodosse Orientali

Il comune cammino seguendo Gesù

Il Papa si rivolge agli studenti, accompagnati dal cardinale Kurt Koch, prefetto di Dicastero per la Promozione dell’Unità dei Cristiani, indicando loro la via da percorrere seguendo l’esempio, dei “primi discepoli diventati poi apostoli”, tanto diversi tra loro uniti però da Gesù e dallo Spirito Santo, anche per loro, indica il Papa, “la via è questa: camminare insieme dietro a Gesù, animati dallo stesso Spirito”.

Se alla base c’è la condivisione fraterna di quest’esperienza, credo che le nostre storie passate, viziate da sbagli e incomprensioni, da peccati e stereotipi, possano essere gradualmente risanate, in quanto ricomprese all’interno di una storia molto più grande, quella della fedeltà di Cristo che «ha amato la Chiesa e ha dato se stesso per lei» (Ef 5,25).

Il Comitato, spiega ancora il Papa esprimendo la propria riconoscenza e ricordando l’imminenza della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani – che si svolgerà dal 18 al 25 gennaio – permette a studenti ortodossi di “perfezionare la formazione presso istituiti accademici cattolici” per poi rientrare nelle proprie comunità, mettendo a disposizione ciò che hanno appreso. È così, indica Francesco, che viene svolto a nome di tutta la Chiesa cattolica, “un servizio concreto e disinteressato a favore delle Chiese sorelle di Oriente, contribuendo alla preparazione di chierici e di laici che, grazie ai loro studi, potranno servire la missione dell’unico Corpo di Cristo”.

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